La redazione di Ambasciator consiglia il libro più adatto a qualsiasi genere di lettore: che siate amanti delle storie d’amore o appassionati di vicende intriganti, ecco a voi la nostra compilation di letture estive.
Il primo sospiro di sollievo, il primo vero riposo e finalmente un po’ di tempo libero.
Agosto rappresenta questo. Giorni da riempire di tutto o da colorare con il relax più assoluto. Che ci si trovi in riva al mare o a passeggiare tra le montagne, è il momento perfetto per ritrovare gli spazi e le energie necessarie per le letture estive più svariate. Romanzi avvincenti, grandi classici, letture leggere o romantiche poesie, qualunque sia la scelta, renderà la vacanza ancora più speciale. Ecco una serie di consigli:
1. Solo bagaglio a mano, Gabriele Romagnoli
Viaggiare leggeri, essere leggeri, vivere leggeri. Un mantra che Gabriele Romagnoli ci invita ad adottare nella vita di tutti i giorni.
Solo bagaglio a mano è un libro da consultare ogni volta che ci sentiamo appesantiti da quell’insostenibile leggerezza dell’essere. Tra le letture estive ad hoc, quando dinanzi ai nostri bagagli cabin size riflettiamo su cos’è davvero indispensabile e cosa invece non lo è.
Il bagaglio a mano è una metafora di vita, perché imponendo la scelta, mette in moto una critica del possibile, esortando a spogliarci del superfluo che talvolta ci portiamo dietro.
Quanta gente ha trasportato più valigia che vestiti, più forma che sostanza, più apparenza che realtà? [..] Il bagaglio a mano rileva il superfluo. Se torni e ce l’hai fatta con quel numero di capi, fogge e colori, significa che non hai davvero bisogno di quanto, nel tuo guardaroba, esorbita. Di quanto, nella tua vita, esorbita.
2. Il barone rampante, Italo Calvino
Scorrendo le sue pagine, il romanzo di Italo Calvino vi porterà con sé indietro nel tempo, fino ad approdare nel Settecento, in un paese immaginario della Liguria. Proprio qui, potremo arrampicarci su un albero e inseguire, tra un ramo e l’altro, il protagonista della storia, il barone Cosimo di Rondò.
Da lassù sarà minima, eppure invalicabile, quella “distanza” che separa il giovane Cosimo dalla società. Una distanza che, tuttavia, non gli impedirà di vivere il suo tempo a contatto con il popolo, in una realtà grottesca e sospesa.
Riaffermando la propria autonomia, Cosimo finisce per rinnegare se stesso e per riconoscersi proprio in quei suoi simili da cui aveva scelto di allontanarsi. Con uno stile inconfondibilmente chiaro e leggero, Calvino propone un percorso di crescita e consapevolezza incerto e precario, “in bilico su sostegni fragili come rami circondati dal vuoto”. Riscopriamo l’importanza dei grandi classici, tra le nostre letture estive.
3. Storia perfetta dell’errore, Roberto Mercadini
Un romanzo che non è un romanzo, un saggio che indossa una maschera narrativa che non riesce, tuttavia, a nascondere appieno la sua vera natura. La storia (perfetta dell’errore) ruota attorno ai tentativi di Pietro di riconquistare la sua amata Selene attraverso delle mail in cui racconta gli errori che hanno portato a scoperte ed evoluzioni fondamentali. Una lettura leggera per tutti gli amanti delle storie d’amore poco convenzionali e per i curiosoni che amano scoprire sempre cose nuove, vedendole da un punto di vista differente: partendo da uno sbaglio. Una cosa è certa: leggere “Storia Perfetta dell’Errore” è di certo la cosa giusta da fare, o magari è l’ennesimo errore perfetto.
4. L’anno del pensiero magico, Joan Didon
Per chi ha bisogno di ritrovare la strada giusta, tra le letture estive più consigliate c’è sicuramente “l’anno del pensiero magico”, di Joan Didon.
Non è una lettura leggera, bisogna sceglierla con consapevolezza, ma può aiutare chi ha intravisto in questa estate uno spartiacque per una ripartenza diversa. Un nuovo inizio, consapevole e ponderato. “l’anno del pensiero magico” è la storia di una giornalista che ha perso suo marito, vittima di un infarto improvviso. L’incredibile peculiarità di questo libro risiede nella capacità dell’autrice di preservare un piglio assolutamente giornalistico anche nel racconto dei momenti più strazianti. Sezionare il dolore come se fosse possibile scomporlo in milioni di particelle, da affrontare una per volta. Come un qualsiasi fatto di cronaca e allo stesso tempo come la più personale delle rivelazioni. Il consiglio perfetto per chi è alla ricerca del tassello mancante.
5. Pensa che cretino che è l’amore, Luca Gamberini
Perché, tra le letture estive, non dedicarsi ad un buon libro di poesie? Magari quello del poeta bolognese Luca Gamberini: Pensa che cretino che è l’amore. Non ci sono personaggi, né un intreccio che prende vita pagina dopo pagina: i protagonisti siamo noi lettori, ma non siamo soli. C’è l’amore, che nelle sue sfaccettature, è messo abilmente in versi dallo scrittore.
In queste pagine, ritroviamo finalmente la conferma che tutti noi siamo più simili di quanto pensiamo. Non amiamo allo stesso modo, certo, eppure sentiamo l’esigenza di esprimere i nostri sentimenti proprio con le parole che leggiamo, al punto da riconoscerci -quasi- come gli autori di quei versi che più ci rappresentano. Perché leggere poesia d’estate? La ragione è una: ha il potere di essere immediata. I versi di cui è costituita ci pongono immediatamente all’ascolto di noi stessi.
6. Io te e il mare, Marzia Sicignano
Caro lettore, cara lettrice,
davanti al mare saprai di sensazioni a cui, a volte, hai anche paura di credere. Saprai di lacrime, ma assaporerai la dolcezza di un abbraccio forte nel quale ritrovarsi. Vivrai le emozioni del primo amore e lotterai anche tu perché si ricongiunga oltre la distanza. Ti arrenderai con sarcasmo ai momenti di malinconia, di mancanza e nostalgia; “Finiamo sempre io te e il mare. E questa vita, che ci chiede di attraversarlo, o semplicemente di ammirarlo, decifrarlo, tenendomi forte a te”. Sembra dire la protagonista, mentre, per la prima volta, la felicità ha i brividi intensi e spiazzanti che prova chi non pensava sarebbe arrivata. Riconosciuta negli occhi di lui è riuscita a dare un nome a ogni scintilla nel cuore, e a ogni respiro avvolgente, che in fondo vuol dire: “Avrò cura di te, fidati”. Per i romantici, tra le letture estive più consigliate.
7. Romanzo d’estate, Emily Henry
Un romanzo rosa che però non si ferma ai cliché che possono ben essere immaginati per un libro del genere.
L’autrice ha creato una lettura piacevole e scorrevole, come mostra già il titolo stesso, per dedicarsi a pagine spensierate sotto l’ombrellone, regalando un intreccio di storie curiose che appassionano e invogliano a continuare con entusiasmo.
Romanzo d’estate è leggero, divertente, romantico e ironico, non solo da spiaggia.
È un libro che parla di libri, e la metaletteratura è un grande punto a suo favore per tutti gli appassionati.
8. Diario di scuola, Daniel Pennac
Pennac affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. Ma non di tutti gli alunni, in questo caso, perché nello specifico ad essere messo sotto la lente d’ingrandimento è il punto di vista dei “somari”, di quelli che vanno male a scuola, di quelli che non riescono a sentirsi parte della vita di classe. Pennac, da ex somaro, affronta questa figura popolare spesso bistrattata, dandole dignità e valore, restituendole il peso d’angoscia e la tipica ansia che la appartiene. Affronta la tematica anche dal punto di vista dell’insegnante: dal banco alla cattedra, andata e ritorno. Un libro che vuole rovistare nel “mal di scuola”, nei suoi motivi, nelle sue dinamiche. Affrontando istituzioni come la scuola, la famiglia. Il tutto, condito dalla verve sarcastica e scanzonata di Pennac. Sotto l’ombrellone, tra le vostre letture estive, se vi va, potrete ritornare per un po’ a scuola
9. Il pipistrello, Jo Nesbø
Il primo di una serie di 12 gialli con protagonista Harry Hole. Nel 1998 scalò le classifiche di gradimento dei lettori e ottenne immediatamente un grande successo. Harry, detective norvegese, viene inviato in Australia per indagare sull’omicidio di una giovane connazionale.
Durante le indagini, si imbatte in personaggi eclettici che popolano l’universo suburbano australiano. Si tratta di un giallo che si dispiega per una metà in un vero e proprio romanzo di avventura, e per l’altra in un viaggio introspettivo del protagonista; inoltre, non manca di interessanti digressioni documentaristiche di stampo storico e socio-culturale sull’Australia. Grazie ad uno stile asciutto e scorrevole, le 412 pagine si prestano a chi è alla ricerca di un avvincente thriller da aggiungere alle proprie letture estive.
10. Sull’amore, Herman Hesse
Lei è già stato innamorato, non è vero? Più di una volta, non è vero? Sì, sì. Ma non sa ancora cosa sia l’amore. Non lo sa, le dico. Una volta magari avrà pianto per tutta una notte? E dormito male per un mese intero? Magari avrà giocato un pochino con l’idea del suicidio? Sì, lo so com’è. Ma questo non è amore, sa. L’amore è un’altra cosa.
Poesie, episodi narrativi, frammenti, estratti e citazioni sull’amore, raccolti in un unico macrotesto. Dall’amore adolescenziale, passando per l’esperienza amorosa matura, per giungere infine all’amore per l’umanità, Hermann Hesse ci illustra la sua concezione del sentimento d’amore.
L’amore è per lo scrittore una consapevolezza interiore: felice è chi sa amare [..] perché ciò che dà valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire.
11. La trilogia della città di K., Agota Kristoff
Un libro da cui è impossibile staccarsi prima di giungere alla conclusione, anche se richiederebbe forti sforzi di concentrazione. Perdersi un passaggio significa dare la vittoria ai due gemelli protagonisti, narratori di un racconto che è al tempo stesso corale e individuale. Artefici di una storia che non è una storia. Bisogna prestare attenzione ad ogni singolo dettaglio, inserito in una cornice inquietante e paradossale. La prosa è asciutta e serrata. Non viene lasciato alcuno spazio per i sentimentalismi ma riesce ad essere ugualmente straziante. Il consiglio perfetto per chi ha bisogno di concentrarsi su di una storia che non sia la propria. Non tra le più classiche letture estive, ma ne varrà certamente la pena.
12. Dune, Frank P. Herbert
Anche se primo volume di un ciclo composto da sei libri, Dune può essere letto come autoconclusivo.
Spazio. In un futuro molto lontano, due famiglie aristocratiche lottano per contendersi la fiducia dell’imperatore ed il potere.
Quando il duca Leto Attreides accetta il comando per la gestione del pericoloso pianeta Arrakis (detto Dune), la delicata ed intricata questione politica si incrina ulteriormente minacciando una guerra aperta tra pianeti per l’egemonia delle risorse ed il controllo della Melange.
Intorno alla Melange, infatti, ruota tutta l’economia ed il sostentamento dell’impero.
Arrakis è l’unico pianeta nella Galassia dove la Melange cresce (nonostante il pianeta sia desertico e inospitale agli uomini e le altre razze) e sul duca Leto Attreides è ricaduto il fardello (o la gloria) di amministrarlo per conto dell’imperatore.
Una storia avvincente, personaggi indimenticabili per una narrazione letteraria che si prepara ad un ritorno nelle sale (dopo il film di Lynch) a partire dal 16 settembre 2021.