L’Argentina è il primo grande Paese sudamericano a rendere legale l’aborto
Legale l’aborto in Argentina, dopo anni di lotta finalmente le donne argentine possono godere di un diritto inalienabile, l’interruzione di gravidanza.
Nel 2020 è inammissibile che un essere umano debba ricorrere a metodi clandestini e dunque poco affidabili e sicuri per poter far valere il proprio libero arbitrio; parliamo del corpo e delle esperienza di vita di ciascun individuo .
Fino a poche ore fa era consentito interrompere la gravidanza solo in caso di stupro o in casi di grave pericolo per la salute della gestante ( norma in vigore dal 1921 ).
La “vittoria” italiana del 1978
Un tema affrontato in Italia negli anni settanta (legge 22 maggio 1978 n.194); una battaglia dura , considerando la forte componente cattolica che caratterizza il nostro Paese. Fino al 1978 l’interruzione di gravidanza era infatti regolamentata dal Codice Penale ( art. 545 e segg. ), era dunque un reato. Le complicazioni causate dagli aborti eseguiti vennero ignorate fino agli anni sessanta, decennio durante il quale vennero allo scoperto dati preoccupanti grazie a svariate inchieste. ( Per approfondimento consiglio la lettura del seguente saggio ).
La situazione negli altri Paesi
In Paesi come il Nicaragua e la Repubblica Dominicana l’aborto è del tutto negato; il solo sospetto di un’interruzione volontaria di gravidanza è punibile con una condanna fino a 30 anni di reclusione. Non è concesso nemmeno in caso di stupro.
L’Argentina di Papa Francesco
Nel Paese di Papa Francesco con 38 voti a favore, 29 contrari e 1 astensione è ora legale l’interruzione di gravidanza fino a 14 settimane. Il risultato era atteso dalle migliaia di sostenitrici e sostenitori con indosso fazzoletti verdi ( pañuelos verdes‘), colore caratterizzante della lotta femminista.
Solo nel 2020 sono 38 le ragazze che hanno perso la vita e 39000 quelle ricoverate a causa di aborti clandestini.
Il Figlio di Dio è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio. È venuto al mondo come viene al mondo un bimbo, debole e fragile, perché noi possiamo accogliere con tenerezza le nostre fragilità”.
È questo il tweet di Papa Francesco in rete da qualche giorno. Che si riferisca a ciò che stava accadendo in Argentina?
Non influirà di certo sull’impatto che avrà questa grande vittoria; attendiamo con ansia un diritto all’aborto riconosciuto universalmente, un diritto fondamentale.
Photocredits:@amnesty