Airbus in prima linea nella conversione Green

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Nonostante la presenza sempre meno frequente sui nostri schermi dell’attivista Greta Thunberg nel corso di questa pandemia mondiale, l’interesse nei confronti della crisi ambientale non si è affievolita, anzi è sempre più diffuso e anche stimolato dalle forze politiche.

Il Green Deal europeo

La conversione energetica, infatti, è diventata uno dei perni della commissione Von Der Leyen. L’8 luglio di questa estate, ha firmato la strategia che punta sull’impiego dell’idrogeno per la de-carbonizzazione.

L’obiettivo è quello di rendere l’Unione competitiva, un Green Deal per rendere l’Europa il primo continente al mondo ad impatto zero sul clima; stimando di passare da una quota di meno del 2% al 13/14% di idrogeno utilizzato, entro il 2050.

Il progetto Airbus

All’interno di questo contesto, anche nel settore del trasporto aereo (noto per essere, insieme a quello navale, il più inquinante; una produzione di 285 grammi di CO2 per ogni passeggero per kilometro contro i 42 di un’auto) ci si sta impegnando nella direzione dell’idrogeno.

L’ambizioso piano di Airbus è infatti quello di portare sul mercato un aereo passeggeri a emissioni zero entro il 2035 grazie all’introduzione di nuovi modelli ad idrogeno chiamati ZEROe.

“Questo è un momento storico per l’intero settore dell’aviazione commerciale e intendiamo essere i leader nella transizione più importante che l’industria abbia mai visto. I concepts che abbiamo mostrato offrono al mondo un assaggio della nostra ambizione di guidare una coraggiosa visione per il futuro del volo a emissioni zero.
Credo fermamente che l’utilizzo dell’idrogeno – sia nei carburanti sintetici sia come risorsa energetica primaria per gli aeromobili commerciali – abbia il potenziale di ridurre significativamente l’impatto climatico dell’aviazione.”

CEO di Airbus, Guillaume Faury.

I tre aerei del futuro

I primi due dei progetti presentati il 21 settembre a Tolosa, si chiamano Turbofan e Turboprop; entrambi molto simili agli aerei tradizionali ai quali siamo abituati, con una capacità tra i 100 e i 200 passeggeri, tranne che per le ali più lunghe e flessibili del modello Turbofan e i motori turboelica di Turboprop.

Ma il più sorprendente e futuristico è l’ultimo: il Blended-Wing Body (BWB).
Un modello dal design più simile ad un’astronave, con una forma altamente aerodinamica, in cui le ali si fondono con il corpo principale dell’aereo.
Un modello dal design rivoluzionario, capace di trasportare fino a 200 passeggeri.

“Questi concepts ci aiuteranno a esplorare e maturare il design ed il layout del primo aeroplano commerciale al mondo a zero impatto sul clima, che siamo intenzionati a mettere in servizio per il 2035.”

Guillaume Faury

“la transizione all’idrogeno, richiederà azioni decisive da parte di tutto l’ecosistema dell’aviazione. Insieme, con il supporto del governo e partner industriali possiamo far fronte a questa sfida per aumentare le energie rinnovabile l’idrogeno per il futuro sostenibile dell’industria dell’aviazione.”

Guillaume Faury
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