Il mio ritmo è diverso dal tuo
Allodole Vs Gufi: le persone potrebbero essere divise in queste due categorie.
Infatti, anche se ogni essere umano è caratterizzato da uno schema rigido di 24 ore, i punti di massima e di minima variano moltissimo da un individuo all’altro. Per alcuni, il picco dell’attenzione arriva nelle prime ore del mattino e quello della sonnolenza all’inizio della notte. Si tratta dei “mattinieri”, chiamati anche allodole, che costituiscono circa il 40 per cento della popolazione.
Costoro riescono a svegliarsi all’alba senza nessuno sforzo e “funzionano” al meglio in questo momento della giornata. Poi, ci sono i tipi notturni, i gufi, cioè circa il 30 per cento della popolazione, che preferiscono “naturalmente” andare a letto tardi e svegliarsi tardi la mattina seguente o addirittura il pomeriggio.
Il restante 30 per cento è una via di mezzo tra i due estremi, con una leggera propensione per le ore serali.
Questione di genetica: se sei un’allodola o un gufo lo devi al tuo Dna!
Che un adulto sia un gufo oppure un’allodola dipende molto dalla genetica. Se siete gufi è probabile che lo sia anche uno dei vostri genitori o entrambi. Molto spesso, si attribuisce alla pigrizia la tendenza di questa categoria a svegliarsi tardi, oppure li si rimprovera di non essere abbastanza determinati ad alzarsi proprio quando la sveglia comanda di farlo.
In realtà, i gufi non lo sono per scelta. Sono costretti ad una tabella di marcia ritardata dal loro DNA. É un destino genetico il loro. Per questo, per quanto si impegnino e sforzino, non sono in grado di addormentarsi presto la sera e di conseguenza non amano svegliarsi presto. Infatti, pur svegliandosi presto, non riuscirebbero a carburare, in quanto il loro cervello resterebbe in uno stato simile a quello della veglia. Questo succede soprattutto a causa di una regione chiamata corteccia prefrontale, situata sopra gli occhi. Essa controlla i pensieri complessi ed il ragionamento logico ed aiuta a tenere a bada le emozioni. Quando il gufo è costretto a svegliarsi troppo presto, la sua corteccia continua ad essere offline. Ci vuole un bel po’ di tempo perché si riscaldi fino a raggiungere la temperatura operativa, prima della quale non riesce a funzionare in maniera efficiente.
Lo svantaggio dei gufi in società
Se consideriamo questa diversità tra allodole e gufi tutta una questione genetica, potremmo ritenere un po’ svantaggioso per i gufi, lo sbilanciamento degli orari di lavoro a favore delle prime ore mattutine, ovviamente vantaggioso per le allodole.
Anche se in alcuni casi la situazione sembrerebbe essere migliorata, gli orari di lavoro standard costringono i gufi a un ritmo sonno-veglia del tutto innaturale. Di conseguenza, la loro performance lavorativa, nel complesso, è decisamente peggiore al mattino. In più, i gufi sono più soggetti a soffrire di una mancanza cronica di sonno: devono svegliarsi insieme alle allodole senza però riuscire ad addormentarsi prima di una certa ora. Il risultato è che i gufi sono cosi costretti a faticare il doppio degli altri, motivo per cui spesso soffrono di maggiori problemi di salute, con tassi più alti di depressione, ansia, diabete, cancro ed ictus.
É necessario pertanto un cambiamento nella società? Probabilmente ci vorrebbero adattamenti analoghi a quelli sofferti per altre differenze fisiologiche. In questo caso orari flessibili che si adattino ad entrambe le categorie.
Il Club delle 5 del Mattino: le 5 regole delle allodole
Abbiamo parlato di destino genetico. Ma ciò non significa che in molti casi, con un po’ di sforzo e volontà, i gufi non possano migliorare anche leggermente i propri ritmi, e condurre uno stile di vita sicuramente più sano. A crederci è sicuramente Robin Sharma uno dei massimi esperti di leadership del mondo e autore di: “Il Club delle 5 Mattino”.
Attraverso la storia dei suoi personaggi, Sharma propone all’interno del libro un programma salutare basato su 5 abitudini mattutine da seguire alla lettera. Ritiene infatti che le buone abitudini una volta acquisite, aiutino a vivere meglio:
“È un buon inizio che determina il successo. Le prime ore del giorno hanno forgiato i grandi eroi. Riprenditi il mattino e diventa padrone della tua vita”.
Le 5 regole del mattiniero perfetto sarebbero:
- Alzati alle 5 del mattino.
- Svolgi una moderata attività fisica per i primi 20 minuti.
- Concentrati sui tuoi programmi, obiettivi e desideri, nei successivi 20 minuti.
- Dedica altri 20 minuti a imparare qualcosa di nuovo.
- Ripeti questa formula (20+20+20) per 66 giorni e condividi i tuoi progressi.
L’autore consiglia di svegliarsi alle 5 del mattino soprattutto perché tutti dormono e le notifiche del telefono dovrebbero essere, si spera, del tutto azzerate. Non essendoci distrazioni quindi, ci si può dedicare all’ attività fisica, a progettare gli obiettivi giornalieri, a leggere ed imparare qualcosa di nuovo. Sottolinea inoltre l’importanza di scrivere su un foglio, ogni giorno, 5 cose che si vorrebbero fare durante quella stessa giornata, affinché a vincere non sia sempre la procrastinazione.
Ovviamente, per intraprendere un simile percorso, va da sé che bisognerebbe addormentarsi molto presto la sera, per garantirsi almeno 7 ore di sonno. Sappiamo infatti quanto sia importante dormire bene ed a sufficienza per affrontare le nostre giornate.
Beh che dire cari gufi, se decideste di sfidare il vostro orologio biologico…….IN BOCCA AL LUPO!