La scelta del Partner.
Almeno una volta nella vita è capitato a molti di domandarsi il motivo per cui, guidati da un’inspiegabile forza magnetica, ci si ritrova ad attrarre sempre ed inesorabilmente la stessa tipologia di partner.
Nella maggior parte dei casi può risultare evidente che non si tratti di episodi casuali ma che, piuttosto, siamo proprio noi ad essere gli artefici del nostro destino impelagandoci in relazioni che sembrano seguire sempre il solito copione.
“Fin da bambino sono sempre andato dietro le donne sbagliate.
È un mio problema.
Quando mia madre mi ha portato al cinema a vedere Biancaneve,
tutti si sono innamorati di Biancaneve,
io, della strega.”
Woody Allen
L’attrazione provata nei confronti di un partner piuttosto che di un altro risulta spesso un fenomeno inspiegabile.
Attraverso studi e ricerche, la comunità scientifica si è proposta di trovare una spiegazione, ponendosi come obiettivo la verifica e l’identificazione di specifiche caratteristiche che renderebbero un partner più attraente rispetto ad un altro.
Lo studio di Paul Eastwick, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology della American Psychological Association, prende in esame le caratteristiche di oltre 1.000 coppie eterosessuali e di come i loro rapporti cambiano nel tempo.
Dall’analisi dei dati emerge che ad attrarci siano persone non molto diverse da noi, con simile portamento e aspetto fisico, livello di istruzione, religione, con le quali condividiamo l’ambiente di vita.
Sono state individuate similitudini anche tra gli ex partner che, secondo i ricercatori, probabilmente sono influenzate da un contesto sociale condiviso.
Se volessimo ampliare la lettura dei dati rilevati potremmo considerare non casuale (e neanche limitata alla condivisione del medesimo ambiente) la predisposizione nello scegliere partner simili tra loro.
Rifacendoci alla teoria dell’attaccamento proposta da John Bowlby, se si considera vero il presupposto che il legame di attaccamento primario funga da modello per i legami che l’individuo tenderà a sviluppare con altri significativi in futuro, può essere considerata concreta la possibilità dell’esistenza di un’attenzione selettiva verso determinate caratteristiche di un partner e una disattenzione, altrettanto selettiva, per quegli elementi che potrebbero interferire sulla stabilità della relazione.
In sintesi, se generalmente si è attratti da specifiche caratteristiche, si può essere particolarmente sensibili a uomini/donne che le possiedono e, allo stesso modo, portati ad ignorare le persone che sembrano non possedere tali doti.
I legami vissuti con le diverse figure di riferimento avute nel corso della vita potrebbero rappresentare un esempio di relazione che potremmo inconsapevolmente riproporre al partner o, quantomeno, potrebbe rappresentare un modello che si intende seguire o rifiutare all’interno della nuova relazione.
Come ben sappiamo, la qualità dei legami primari con i propri genitori e/o con altre figure di riferimento ha una influenza notevole sul sano sviluppo psico-fisico di un bambino e, inevitabilmente, anche sugli stili relazionali che svilupperà nel corso della vita.
Quando si parla di coppia non possiamo evitare di prendere in considerazione la coppia genitoriale, la quale risulta essere il primo modello di coppia assimilato e utilizzato come termine di riferimento necessario al bambino per interpretare la realtà.
Proprio in base al modello relazionale di riferimento, ognuno di noi nutrirà delle aspettative specifiche riguardo la propria relazione amorosa e nei confronti del proprio partner.
In conclusione, la scelta del partner sembra quindi non essere legata totalmente al caso ma, piuttosto, orientata nei confronti di individui con cui condividiamo ambiente e stile di vita.
La condivisione di aspetti comuni tra l’attuale partner e gli ex-partner potrebbe essere maggiormente compresa se viene considerata la naturale predisposizione delle persone nell’accettare definite caratteristiche individuali e relazionali, limitando la quantità delle relazioni a vantaggio di altre, qualitativamente differenti.
Tendenzialmente i legami creati potrebbero essere implicitamente influenzati da stili relazionali familiari specifici, essendo la famiglia luogo in cui si instaurano ed evolvono le prime relazioni.
Più che domandarsi il motivo che ci lega costantemente alla stessa tipologia di persone, bisognerebbe interrogarsi sul perché si sente il bisogno della loro vicinanza e sulla natura delle aspettative che si nutrono nei confronti della relazione d’amore e, quindi, anche nei confronti del partner.
Raggiungere una maggiore consapevolezza della propria storia personale e delle relazioni, instaurate nel corso della vita, potrebbe condurci a intraprendere scelte più mature e consapevoli, sostenendoci nell’evitare relazioni disfunzionali e/o insoddisfacenti.
Bibliografia
Bowlby J., Attachment and Loss, vol. 1: Attachment, Basic Books, New York, 1969; trad. it. Attaccamento e perdita, vol. 1: L’attaccamento alla madre, Boringhieri, Torino, 1982.
Eastwick P.W., Harden P.K., Shukusky J.A., Morgan T.A., Joel S., Consistency and Inconsistency Among Romantic Partners Over Time, in “Journal of Personality and Social Psychology”, 2017.