L’attesa del Natale e i suoi particolari…sentimenti

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Ci prepariamo ad accogliere la magia del Natale. E alla magia dell’attesa del Natale avete mai fatto caso?

Come ci si prepara al Natale? Come si vivono i giorni d’attesa che ci separano dalla magia più vera di tutte? La magia del Natale. Si addobba casa, si decora l’albero di Natale, si allestisce fieri il presepe e la storia che esso si accinge a raccontare; e c’è il rito, un’altra tradizione: si sbarrano i giorni che ci separano dalla Vigilia e dal giorno di Natale sul calendario dell’ Avvento. Ma di quali dettagli, sentimenti, sensazioni è fatto questo tempo che è l’attesa del Natale? Tu, caro lettore, come la vivi?

L’attesa del Natale è un tempo in cui soffia un vento di magia: luce per i cuori e sui balconi.
Tempo freddo, neve e ghiaccio ma il tramonto di ogni rimpianto; pianto commosso, emozionato da una musica avvolgente, senti il suono delle risate delle umili genti? Occhi generosi, mani in cerca di altre mani e di doni, raggi di sole che si fanno spazio tra i rami spogli. Spogliati di ogni colore che l’inverno non conosce, ma tinge come crede che sia: dal bianco, al rosso, all’argento per la via. Lo stesso argento delle stelle. Il cielo resta blu di notte e azzurro di giorno. Se respiri l’aria è fredda ma ti sussurra all’orecchio un dolce discorso.

Un sorriso clamoroso: con il clamore dentro

Ti ricordi di farti bastare un sorriso tondo? Vero, vivo e clamoroso, con il clamore dentro. Se per ogni piccolo gesto è grande il sentimento, importante il nome della persona che ho scelto. Che ti ha scelto.
In questo tempo di attesa da vivere insieme, qualcuno guarda fuori dalla finestra e parla a chi non si vede ma di sicuro si ascolta. Ascolta, lacrima e sorriso.
Per le strade non c’è niente che non sia luce più luce di una notte attesa, che sarà essa stessa Attesa, e che verrà accolta a lume di una elegante e discreta candela. Cade la cera, occhio alla fiamma. Mani calde, cuore in pace. << Voglio il bene, voglio il tuo bene. >>

Trascorrono i giorni, conta i passi, come quelli del cammino in attesa del Natale.

Un angelo che resta

Voglia dire questo tempo nascita, miracolo, speranza. La mano destra stringe un amuleto di un angelo che resta. Alza la testa e sorridigli con un bacio. Le sue ali come piume. Una piuma delicata, qui per strada, ai tuoi piedi, sotto il naso. La raccogli con l’altra mano e prima che tu la stringa hai già espresso il desiderio, e lei preso il volo.

Cosa e chi desideri aspettare in questo tempo di attesa?

Le persone e gli istanti che sanno far sorridere anime e cuori già sorridenti; di incontri perfetti che di perfetto hanno solo l’imperfezione della vita. E di una vita che incontra, accoglie un’altra vita. Famiglia.

E’ parte di te, della tua storia, della tua vita. Abbraccio: incontro di cuori che si conoscono da una vita, e si ritrovano l’uno tra le braccia dell’altro. Attimo eterno d’amore.

“Avrò cura di te, vieni accanto al fuoco, fuori nevica. Non diamo fretta al tempo che verrà”.

Perché l’attesa, talvolta, insegna la preziosità di un momento condiviso e l’intensità del silenzio. Gioia illuminata e insonorizzata. Come spettatori di questa serenità, panorami di città.

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