Ennesimo attacco alla Francia: tre morti a Nizza
Non c’è pace per la Francia: nuovo attacco terroristico a Nizza. All’indomani dell’annuncio del nuovo lockdown e dopo soli tredici giorni dalla decapitazione di Samuel Pety, professore francese nella banlieu parigina, arriva un nuovo attacco. Questa volta non nella capitale, ma a Nizza. Nella cattedrale tre persone: un uomo e due donne, sono state uccise da un giovane ventenne. Una delle due donne è stata quasi decapitata, mentre l’altra è riuscita a fuggire in un bar prima di morire a causa delle ferite riportate.
Le motivazioni sono sempre le stesse: la protesta contro la diffusione delle vignette su Maometto e l’odio verso la Francia blasfema.
Un attacco che arriva in un momento di grande tensione per il paese: non solo a causa della pandemia, ma anche per le tensioni con il governo turco. E proprio da Ankara arriva la condanna per un atto tanto feroce, in un luogo sacro.
Nuovo attacco a Nizza: ecco cosa è successo
Alle nove di questa mattina, poco prima della messa, nella chiesa di
Notre-Dame di Nizza, tre persone sono state brutalmente uccise. Brahim, questo il nome dell’attentatore, ha quasi decapitato una donna di settant’anni e il custode della chiesa. Ha colpito con il suo coltello anche una quarantenne, che è riuscita a fuggire in un bar vicino per cercare aiuto. Nonostante questo tentativo, è morta dopo poco dedicando ai figli le sue ultime parole.
L’attentatore, è stato poi colpito allo stomaco dalla polizia e mentre veniva medicato, continuava a urlare “Allah Akbar”. Ha affermato di aver agito da solo, parlando solo in arabo con i poliziotti ed è stato poi portato in ospedale, dove si trova in rianimazione. Questo è quanto riferito dal sindaco di Nizza, Christian Estrosi, che ha aggiunto fosse certo si trattasse di un attacco terroristico. Ha parlato anche di “islamo-fascismo”.
La reazione delle istituzioni
Subito la notizia è arrivata in Parlamento dove il primo ministro, Jean Castex, stava discutendo delle misure da introdurre per il nuovo lockdown nazionale. E proprio nella sala dell’Assemblea Nazionale si è osservato un minuto di silenzio. Il primo ministro, ha affermato che l’episodio sarà condannato con forza e che da oggi il piano Vigipirate, contro il terrorismo, raggiungerà la massima allerta.
Il presidente Macron ha raggiunto Nizza, dove ad accoglierlo vi era il sindaco della città. Già dieci giorni fa, aveva affermato come ci fosse bisogno di maggiore controllo, condannando quanto accaduto a Samuel Paty e rivendicando la libertà di espressione nel suo paese.
Solidarietà per la Francia e unione contro l’odio
E oggi, nei pensieri di tutti, vi è la Francia: un po’ come quando tutti eravamo Charlie, oggi tutti sono a Nizza. E le reazioni non si sono fatte attendere.
L’Europa ha fatto sentire la sua solidarietà a Macron e al suo paese.
Da Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, sono arrivati messaggi di solidarietà e di condanna alla violenza. Anche la Germania si è detta vicina alla Francia. Lo stesso ha fatto Giuseppe Conte che ha parlato di un vile attacco e ha invitato a fare fronte comune per difendere la libertà e la pace.
Il Vaticano ha fatto sentire la sua voce: Papa Francesco partecipa al dolore delle famiglie delle vittime, condanna un atto tanto violento in un “luogo di amore e consolazione” e invita la comunità francese a rimanere unita.
Anche il principale nemico della Francia ha parlato di tale violenza inammissibile in un luogo sacro: la Turchia. Il primo ministro turco si è espresso e si è dimostrato vicino a Parigi, nonostante gli scontri degli ultimi tempi.
Non c’è pace per la Francia: altri due attacchi oggi
Questa mattina Nizza ha rivissuto quella paura che non si presentava dal 2016. Il 14 luglio 2016, mentre si festeggiava la presa della Bastiglia, un uomo alla guida di un camion aveva invaso la “promenade des Anglais” travolgendo la folla. Quaranta furono i morti, non tutti francesi.
E l’eco di questo attacco fu enorme. In quegli anni la Francia era sotto attacco. E ora l’incubo ritorna a distanza di tempo.
Tre attentati in meno di un mese. I primi due a Parigi e ora di nuovo a Nizza. Ma non solo: altri due questa mattina. Ad Avignone un uomo si è avventato sulla polizia al grido di “Allah Akbar”, venendo poi ucciso e a Gedda un uomo ha ferito una guardia del consolato francese.
La Francia si trova ad affrontare più nemici su più fronti in un momento molto difficile per tutti.
Mai furono più adatte le parole del presidente Emmanuel Macron:
« Nous y arriverons tous ensemble. Vive la Republique, vive la France. »