Roberto Benigni, attore regista e sceneggiatore, consacrato alla fama con premio oscar per il film “La vita è bella” compie oggi 68 anni
Il 27 ottobre 1952, a Manciano la Misericordia, nasce Roberto Benigni da una famiglia di contadini, diplomato in ragioneria, coltiva da sempre la passione per le arti, il teatro e lo spettacolo in generale.
Durante le riprese del film Tu mi turbi conosce Nicoletta Braschi con la quale si sposa nel 1991 e da allora l’attrice sarà sempre presente nei suoi film.
Inizi della carriera
Quando ancora non aveva compiuto 20 anni, inizia la sua carriera come musicista e cantate , iniziando a sondare terreno teatrale con monologhi e recitazione, già da allora si iniziano a delineare le sue forti caratteristiche: esuberanza, dialettica e soprattutto la sua spiccata gestualità.
Collaborazione con Troisi
Tra le varie collaborazioni come quelle con Fellini e Woody Allen degna di nota, è la collaborazione con il collega e amico Massimo Troisi.
Il mix dei due dialetti e la loro comicità, sono stati un innesco che ha modificato la comicità nel cinema italiano.
In Non ci resta che piangere , la loro amicizia e le loro caratteristiche individuali hanno fatto si che il film fosse un qualche cosa di irripetibile, dove gli attori hanno un ruolo di gran lunga più importante della storia stessa.
Le battute come quella della scena del fiorino, ormai, vengono utilizzate nel linguaggio comune e comprese anche da i più giovani
«Chi siete? […]
Cosa portate? […]
Sì, ma quanti siete? […]
Un fiorino!»
La vita è bella l’oscar di Benigni
Obiettivamente, il suo maggiore successo è stato La vita è bella, film uscito nel 1997 e acclamato dalla critica.
Con sette candidature agli Academy Award, questo film vince l’oscar come Miglior film straniero, Migliore colonna sonora ed ovviamente Migliore attore; facendolo diventare così il primo interprete maschile italiano a vincere questo riconoscimento.
Il premio come Miglior film straniero fu consegnato da Sofia Loren in quella memorabile scena dove Sofia con un sorriso sincero e onesto dice:
Roberto!
Sventolando la busta con il premo segnato su.
Rimangono memorabili anche i suoi discorsi in inglese, spassosissimi con il suo accento italiano molto calcato.
Il film racconta della tragedia dell’olocausto da un punto di vista totalmente innovativo per l’epoca: usando la comicità. Fino ad allora infatti, non ci si approcciava con facilità ad argomenti così delicati con la comicità, proprio per questo motivo è un film che ha fatto la storia.
Molte furono e sono, le critiche alzate nei confronti di questo film.
La più recente, quella di Liliana Segre, che proprio recentemente nel suo libro ha definito il film intellettualmente scorretto perché, a suo dire, Benigni avrebbe dovuto specificare che la storia era una favola e che non è storicamente attendibile.
Altri film di successo
Indimenticabili i film come Il piccolo diavolo o Jonny Stecchino.
Più recente il suo Pinocchio anche questo un film molto controverso criticato per non aver citato Collodi.
La sua risposta fu:
«Collodi è un’assenza che più presenza non si può, è come dire che la Bibbia è tratto dall’omonimo romanzo di Dio . Tutti al mondo sanno che Pinocchio è di Collodi»
Da non dimenticare il suo ritorno al cinema internazionale con il film di Woody Allen To Rome with Love
Ritorno al teatro
Con le Svariate partecipazioni a Sanremo, tornano i sui monologhi e riprende così la sua carriera teatrale con gli spettacoli, poi trasmessi anche in televisione e nelle scuole, sulla Divina Commedia, la Costituzione italiana e i Dieci Comandamenti.
Ci piace augurare davvero un felice compleanno a questo grande artista italiano molto discusso, controverso, ma anche tanto amato, con una sua frase:
«Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non scordatevi della felicità»