Inquinamento acustico e ambientale a Capodanno: cause e possibili soluzioni
L’uso dei fuochi d’artificio a Capodanno causa danni gravi. L’inquinamento acustico e ambientale raggiunge un livello molto elevato durante questi giorni festivi. Si pensava di sostituite i fuochi d’artificio con palloncini o lanterne, ma non sembrano essere soluzioni idonee.
Un volontario del WWF di Napoli ci spiega i danni riportati da una festa apparentemente innocua e soluzioni che potrebbero essere adottate.
Cos’è l’inquinamento acustico e ambientale
Innanzitutto, l’inquinamento è un fenomeno che avviene nel momento in cui si altera lo stato dell’ambiente. Può essere di varia origine e può essere causato dalla natura stessa o dall’essere umano.
L’inquinamento acustico si ha quando nell’ambiente circostante sono prodotti suoni che causano disturbi, percepiti fisicamente o mentalmente.
L’inquinamento ambientale, invece, è causato dalle attività dell’uomo.
In questo caso, l’alterazione compromette l’ecosistema, danneggiando esseri viventi.
Inquinamento a Capodanno
Durante la notte di Capodanno, l’uso dei fuochi d’artificio può comportare danni disastrosi al nostro ecosistema.
Il materiale prodotto dalla combustione, viene rilasciato nell’aria e quello più pesante ricade al suolo. Gli animali sono gli esseri viventi più colpiti, perché il forte rumore causato dalle esplosioni genera in loro il panico. Possono morire di paura o nel tentativo di mettersi in salvo.
Oltre al trauma psicologico, c’è anche l’ingestione del materiale di scarto che può provocare intossicazione nell’animale e, nei casi più gravi, può condurlo alla morte.
A Roma, nella zona di via Cavour, durante la notte di Capodanno sono morti tantissimi uccellini. I volatili, spaventati dai fuochi, si sono schiantati sui cavi elettrici e contro finestre di abitazioni. A quanto pare, la causa sembrerebbe essere uno spettacolo pirotecnico del Circo Massimo, ma non è ancora stato confermato.
Salvatore Rendina è uno sviluppatore software che nel tempo libero svolge volontariato. È socio e volontario del WWF di Napoli e guardia volontaria zoofila e venatoria per il WWF Italia (nucleo Napoli). Ha accettato di collaborare e delucidarci su queste problematiche.
Il lavoro del WWF
Come vi gestite voi del WWF per prendervi cura degli animali?
La cura degli animali domestici è posta nelle mani dei singoli proprietari, per i quali si nutre sempre la speranza che siano responsabili ed amorevoli nei loro riguardi. Le guardie zoofile e venatorie WWF possono intervenire solo in caso di manifesto maltrattamento da parte dei proprietari, oppure quando sono in pericolo alcuni specifici esemplari di fauna selvatica. Gli animali selvatici feriti, in ausilio all’ASL locale, sono portati subito al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) più vicino, al fine di garantirne la sopravvivenza e la pronta liberazione in Natura.
In caso di bisogno a chi ci si può rivolgere?
Conviene far riferimento all’ASL Veterinaria locale. Come guardie volontarie WWF agiamo spesso in ausilio agli organi di competenza come ASL e carabinieri forestali.
Per segnalare eventuali maltrattamenti di animali d’affezione e di particolare fauna selvatica, è possibile contattare anche le guardie volontarie WWF ai recapiti seguenti:
- ASL Campane
- Bruno Cajano – coordinatore del nucleo Napoli delle guardie WWF: 3351901830
- Pagina Facebook della Vigilanza WWF Napoli.
Consigli del WWF
Il WWF si impegna da sempre su tutte le tematiche ambientali e anche quest’anno ha posto l’attenzione su questa situazione. Cerchiamo di sensibilizzare le persone attraverso dei messaggi coadiuvati da foto e da video, per spiegare gli effetti dovuti a scelte poco attente sull’ambiente. Ultimamente ci è sembrato opportuno porre attenzione sulla proposta, che stava girando sui social network, di utilizzare i palloncini al posto dei fuochi d’artificio, per evitare di generare un altro tipo di problema.
Come comportarsi?
Gli animali domestici, soprattutto i cani e i gatti, hanno un udito molto più sviluppato di quello umano e dunque risentono maggiormente dei rumori causati dalle esplosioni. Per prima cosa, bisognerebbe tenerli accanto e rassicurarli mantenendo un comportamento calmo e rilassato, poi si potrebbe ascoltare della musica tranquilla a volume più alto del solito, in modo da attenuare un po’ il frastuono che invece proviene dall’esterno dell’abitazione.
Soluzioni da poter adottare a Capodanno
Nei giorni che precedevano il Capodanno, si è parlato molto di sostituire i fuochi d’artificio con dei palloncini. Una forma più “innocua” per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e anche un modo simbolico per onorare la memoria di chi non c’è più a causa del COVID-19.
Questa scelta però comporta altri tipi di problemi perché, una volta tornati al suolo o in mare, i palloncini diventano rifiuti di plastica. Per la loro composizione così morbida ed elastica sono spesso ingeriti dagli animali, che successivamente muoiono per soffocamento. Anche l’utilizzo di quelli biodegradabili non risolverebbe il problema, perché il processo di degradazione è molto lento.
Un problema simile fu evidenziato anni fa con le lanterne cinesi. Anche in quel caso si è pensato che fosse un’alternativa innocua per festeggiare, ma le lanterne possono scontrarsi con del materiale infiammabile e provocare incendi. I volatili per esempio, possono restare incastrati nelle lanterne e ustionarsi.
Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, il WWF proponeva di accendere una candela sul davanzale di ogni finestra.
Impegniamoci nel prenderci cura del nostro ambiente o ne risentiremo e potremmo arrivare a un punto di non ritorno.
ambasciator.it
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STEFANO POPOLO
CEO & Founder
Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.