Dopo un anno e mezzo di lavori di restauro è stata presentata al pubblico il dipinto “San Giovanni nel deserto”, da molti attribuita a Caravaggio
Giovedì 7 aprile 2022, presso la Cattedrale di Santa Maria di Toledo (Spagna), è stato presentato il lavoro di restauro del dipinto San Giovanni nel deserto. Un lavoro durato un anno e mezzo, come riportato da Agencia EFE, che ha fornito ulteriori prove per attribuire la paternità dell’opera a Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.
Il dipinto era stato considerato, in precedenza realizzato o dal viterbese Bartolomeo Cavarozzi o dallo spagnolo Juan Bautista Maíno. Da rilevare che entrambi questi pittori sono stati fortemente influenzati dalla lezione naturalistica e dai colori chiaroscuri di matrice caravaggesca. Una “scuola”, quella di Caravaggio, che ha avuto allievi talentuosi in tutta Europa, compresa la celebre Artemisia Gentileschi.
A presentare questa importante scoperta sono stati, durante una conferenza stampa, L’Arcivescovo di Toledo, Francisco Cerró, il parroco della Cattedrale, Juan Pedro Sánchez e l’artefice del restauro, Antonio Sánchez Barriga.
Un lavoro di fondamentale importanza che ha portato al restauro, e quindi a nuove prospettive di ricerche, una tra le opere maggiormente emblematiche della Cattedrale.
Se dovesse essere confermata la mano di Caravaggio, San Giovanni nel Deserto entrerebbe nel pantheon delle principali opere di Santa Maria di Toledo, dove sono conservati dipinti del fiammingo Antoon van Dyck, dello spagnolo Goya e di El Greco (pseudonimo del greco Domínikos Theotokópoulos), l’autore maggiormente legato a Toledo.