Con la deposizione di Romolo Augusto, da parte di Odoacre, si conclude l’Impero Romano d’Occidente. Castel dell’Ovo ha avuta una parte importante in questa storia
L’ultimo imperatore romano d’Occidente, Flavio Romolo Augusto, fu deposto dal re degli Eruli, Odoacre, il 4 settembre del 476. In questo giorno si concludeva, de facto, l’Impero ma cosa è successo dopo a Romolo Augusto, passato alla Storia con il nomignolo dispregiativo di Augustolo (Piccolo Augusto)?
Il generale barbaro, ormai padrone incontrastato dell’Italia, decise di non uccidere il giovane Romolo (nato attorno al 461) ma di inviarlo in un esilio dorato a Napoli, nella Campania Felix.

L’esilio partenopeo di Romolo Augusto
Secondo quanto riportato negli Annales Valesiani, Odoacre avrebbe inviato il giovane in quella che era stata un tempo la lussuosa villa di Lucio Licinio Lucullo, generale romano della Tarda Età Repubblicana, sull’isolotto di Megaride.
Su quella villa, nel Medioevo, sarebbe stato costruito Castel dell’Ovo.
Per il mantenimento di Romolo Augusto sarebbe stata destinata una cifra annua di seimila solidi, un vitalizio che gli avrebbe permesso di condurre un’esistenza più che dignitosa.
Storici bizantini, quali Marcellino Illirico e Giordane, concordano sull’esilio campano ma non citano alcun tipo di vitalizio.
Dubbi esisteranno sempre perché su Romolo Augustolo non si sa più nulla di certo dopo la fatidica data del 4 settembre 476.
Ciò che è certo è che attorno al 488, il cosiddetto Castellum Lucullanum ospitò il corpo di San Severino. Una situazione che comportò la trasformazione della villa in un monastero prima della fine di quel secolo.
Una misteriosa lettera
Nel 1886 fece molta sensazione una teoria, non suffragata da prove certe, portata avanti da Thomas Hodgkin, uno storico britannico.
Quest’ultimo riteneva, infatti, che il destinatario di una lettera di Cassiodoro a Teodorico il Grande (Signore d’Italia tra il 493 e il 526), anche lui di nome Romolo, fosse proprio l’imperatore deposto.
Nel documento citato si faceva riferimento, dato molto interessante, alla conferma di una pensione.
Campania Felix
Tutta questa vicenda dimostra incontrovertibilmente un dato molto importante per la Campania: questa regione era ancora, nel tardo V secolo, prospera e vitale se addirittura era stata scelta come luogo di esilio di un personaggio tanto importante e significativo quale fu Augustolo.
Una ricchezza e una fortuna andate parzialmente perdute a causa della devastante guerra greco-gotica (535 – 553), un conflitto che ha coinvolto anche Napoli. Ma chesta è n’ata storia.