L’8 maggio 2021 dalle 15:00, si è tenuta una grande ed importante manifestazione all’Arco della Pace a Milano.
Riuniti per sostenere e per far approvare il DDL ZAN contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo.
La manifestazione all’Arco della Pace a Milano per far approvare il DDL ZAN è stata organizzata da I Sentinelli di Milano:
“un movimento informale nato tra il serio ed il faceto nell’autunno del 2014 che si contrappone a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dagli omosessuali ai migranti, dalle vittime di stalking alle vittime di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso”. (https://isentinelli.it/)
Hanno aderito alla manifestazione organizzata dai Sentinelli di Milano numerose associazioni ed organizzazioni come:
-Casa Comune,
-Lesbicx rete lesbica intersezionale,
-Camera del lavoro CGIL Milano,
-Arcigay Orlando Brescia,
-Dà voce al rispetto,
-ActionAid Italia,
-Movimento Antirazzista Italiano,
-Amnesty International Italia.
Accanto a queste associazioni e molte altre che hanno aderito alla manifestazione per far approvare il DDL Zan, sono scese in piazza anche numerose personalità del mondo dello spettacolo e politico
Gli organizzatori hanno riferito che a manifestare nel rispetto delle regole vigenti per il Covid-19 e dell’ambiente, sono state circa complessivamente 8.000 persone.
La motivazione alla base della manifestazione è l’urgenza ormai che il ddlzan venga approvato, dopo che è stato rimandato e che ha subito ostruzionismo; in particolare dalla Lega, che ha bloccato la calendarizzazione del ddl Zan. L’On. Zan: “Dittatura della minoranza”
Lo slogan della manifestazione a Milano è infatti stato: “tempo scaduto”!
Sul palco a parlare a tutte le persone riunite lì con striscioni, cartelloni e magliette arcobaleno e con vari slogan come
“Votate la legge Zan, tempo scaduto” è stato innanzitutto il creatore del disegno di legge, deputato del Pd, Alessandro Zan.
Si sono susseguiti vari interventi da parte di politici, artisti, personalità note; e sono state ascoltate da chi era presente le testimonianze dirette dalle vittime di omolesbobitransfobia, bullismo e violenza.
Malika, mandata via di casa perché è lesbica, è salita sul palco per raccontare la sua storia
Ha trovato sostegno e conforto nel sentire le voci di tanti genitori e associazioni di genitori scesi in Piazza a manifestare, che però, a differenza dei suoi, scelgono di rispettare e salvaguardare la libertà, i diritti e la vita stessa dei propri figli.
Accanto a lei si sono susseguite le testimonianze di:
-Jean Pierre, il ragazzo picchiato a Roma perché si baciava con il suo ragazzo;
-Graziano Rossi, attivista malato di distrofia muscolare;
-Valentina Petrillo atleta transgender ipovedente che sarà una delle partecipanti alle paralimpiadi di Tokyo.
Sul palco ci sono stati i discorsi di personalità note anche e soprattutto per le loro battaglie in nome del rispetto della vita, dei diritti civili ed umani; come Cathy La Torre, conosciuta come avvocathy su Instagram che sul palco in Piazza ha detto:
“l’Italia è un Paese in cui essere gay è grave essere fascista no, e allora ho sfoderato questa maglia per ricordare che frocio sempre, fascisti mai!”
“Sapete qual è la domanda che più mi fanno?
Come sarebbe stato se il DDL ZAN fosse legge. Me lo chiedono di media una volta ogni tre giorni, la media in cui in Italia avviene una violenza o una discriminazione omotransfobica, una ogni tre giorni, 34 dall’inizio del 2021, e sapete qual è la verità? Non sappiamo come sarebbe avere una legge che punisce la violenza di cui siamo vittime, ma sappiamo com’è senza una legge che riconosce quella violenza“.
Dopodiché Cathy La Torre ha raccontato l’ennesima storia di violenza:
La storia di due ragazzi Marco e Cristian, picchiati per essersi dati un bacio.
Due ragazzi che poi ha raggiunto lei alla Stazione dei Carabinieri, i Carabinieri però nella denuncia così come volevano che fosse scritta i due ragazzi, non capivano perché i due ci tenessero a puntualizzare il motivo per cui erano stati picchiati.
Cathy La Torre ha raccontato questa storia per puntualizzare pubblicamente che:
“Invece no, il motivo conta, senza quel bacio non ci sarebbe stato quel pugno e quindi sì il motivo è alla base di quel reato“.
Questo intervento accanto a tutti gli altri interventi (dalila.bagnuli/) che si sono tenuti sul palco e accanto alla presenza di ogni persona che quel giorno ha scelto di scendere in piazza sono necessari per ricordare, far capire, far riflettere che le violenze vanno combattute
É ormai arrivato il tempo di dare alle vittime la tutela legale che meritano per potersi difendere.
Come è stato detto in questa occasione e non solo, tutte le persone dovrebbero sentirsi chiamate in causa in questa grande “battaglia”; perché il rispetto e la tutela della vita umana, così com’è, dovrebbero essere dovuti ad ogni persona.
I Sentinelli di Milano dopo la giornata dell’8 Maggio non si fermano ed anzi hanno annunciato altre manifestazioni a cui parteciperanno dando il loro sostegno:
Il 15 Maggio ci sarà una mobilitazione nazionale, molte piazze d’Italia si popoleranno di manifestanti pronti a far sentire la propria voce, e il 16 Maggio invece ci sarà una manifestazione a Monza, grazie a retebrianzapride e boabrianza; con la speranza che le voci dei manifestanti arrivino forte a chi di dovere.