Un altro passo in avanti per i diritti civili in America Latina
Dopo la legalizzazione dell’aborto in Argentina, anche l’Ecuador fa un passo in avanti decisivo sul tema. Mercoledì la Corte Costituzionale, con 7 voti a favore e 2 contrari, ha deciso per l’incostituzionalità del comma 2 dell’art. 150 del codice penale ecuadoriano che limitava la possibilità di abortire, in caso di stupro o violenza sessuale, alla sola circostanza di una palese “disabilità mentale”. Con la decisione della Corte, da oggi in Ecuador sarà possibile praticare l’aborto in qualsiasi caso di violenza sessuale.
L’Ecuador è il secondo paese in America Latina, dopo il Venezuela, per numero di gravidanze adolescenziali;
inoltre, l’85% delle donne che hanno abortito tra il 2004 e il 2014 lo hanno fatto autonomamente o comunque in modo clandestino. La decisione della Corte Costituzionale in Ecuador, rappresenta un passo in avanti importante per i diritti civili nel paese andino, soprattutto se si considera che i dati ci dicono che il gran numero di gravidanze adolescenziali in Ecuador sono per la maggior parte frutto di abusi sessuali.
Corte Costituzionale in Ecuador: la risposta istituzionale
Il neopresidente di destra Guillermo Lasso è conosciuto per le sue idee conservatrici e cattoliche. Allo stesso tempo, durante la campagna elettorale si era distinto per la sua forte capacità di risultare credibile ad un ampio elettorato.
Sul tema dell’aborto la sua posizione è sempre stata chiara, contraria, al punto da definire l’aborto un assassinio. In un comunicato immediatamente successivo alla decisione della Corte, il Presidente Lasso ha detto di rispettare la decisione della Corte, definendosi un forte sostenitore della laicità dello Stato e della separazione dei poteri.
L’Argentina ha davvero dato un impulso decisivo?
La notizia che ci giunge dall’Ecuador, va sicuramente collocata all’interno della grande ondata di rivendicazioni dei diritti civili in America Latina. La legalizzazione dell’aborto in Argentina ha generato un forte ottimismo e una maggiore consapevolezza tra i popoli latinoamericani; del tema se ne discute ormai in tutti i paesi. Eppure, l’opposizione e il conservatorismo continuano ad essere un forte ostacolo. Un caso emblematico, nella direzione opposta a quella dell’Ecuador, è quello di El Salvador, dove l’aborto resta interamente proibito e i movimenti per la legalizzazione subiscono persecuzioni e repressioni.