Dal “tavolino” al rettangolo di gioco, ma con un punto in più

xenobot

Una sconfitta che non sortisce punti di penalizzazione

Dopo sei mesi, si recupera la partita contro la Juventus e il risultato non arride agli azzurri. La differenza sostanziale, rispetto alla decisione presa dopo la mancata partenza del 4 ottobre scorso, sta nel punto di penalizzazione guadagnato. Paradossale, ma realistico. Gli uomini di Gattuso escono sconfitti, nella gara forse cruciale per l’intera stagione, restando aggrappati alla qualificazione in Europa League, con quattro lunghezze di vantaggio sulla Lazio (ma con l’Aquila che attende il Toro per il recupero), alla vigilia di un trittico che li attende a Marassi – sponda blucerchiata – e doppio turno casalingo con la capolista Inter (domenica 18 alle ore 20,45) e, quindi, la squadra di Simone Inzaghi (giovedì 22, ancora alle ore 20,45).

I numeri dicono che l’Atalanta è a due punti e i bianconeri, con la vittoria nello scontro diretto, si sono portati a tre lunghezze di vantaggio.

Tutto sommato, in considerazione della piega che aveva preso il torneo, riuscire a mantenere l’attuale posizione fino al termine non sarebbe circostanza trascurabile.

Poco da meravigliarsi, comunque, se si arrivasse all’ultima giornata – il 23 maggio prossimo – al San Paolo contro il Verona, con l’assoluta esigenza di fare bottino pieno, per non perdere un posto in Europa.

Esiste ancora la speranza, non sappiamo fino a che punto concreta, di poter gareggiare – per il prossimo campionato -in Champions League, ma – è bene tenerlo a mente – senza nessuna qualificazione raggiunta, i saluti finali coinciderebbero con la chiusura del sipario su una stagione fallimentare.

Come direbbe “Special One”: zero tituli.

Print Friendly, PDF & Email
Ambasciator