Daniel Mazza, travel blogger, organizza un viaggio folle alla ricerca dell’aurora boreale: dall’Italia alla Lapponia in macchina
Chi è Daniel Mazza
Daniel Mazza è l’inventore di Mondo Aeroporto: un travel blogger che ha scritto libri (Mondo Aeroporto, Destinazione Mondo), prodotto documentari di viaggio andati in onda sulla tv nazionale (Kilimangiaro) e su Amazon Prime (Sri Lanka in minibus), fondato un tour operator (SiVola.it) e creatore di contenuti su viaggi folli, proprio come quest’ultimo. Italia-Lapponia in auto per andare alla ricerca dell’Aurora Boreale.
Un riassunto generale delle tappe del vostro viaggio
Il viaggio nasce così. Io ero in Sicilia, quando sono in vacanza ho sempre l’abitudine di creare contenuti. Il mio amico Carlo mi scrive che in Lapponia ci sarebbe stata una tempesta solare fortissima, mi dice che però preferisce non spostarsi in aereo per la questione del Covid. Mi propone un viaggio in macchina. In tre secondi ci siamo decisi. Il 19 ottobre sono tornato dalla Sicilia e il 20 ero pronto a ripartire.
Ci abbiamo impiegato tre giorni per arrivare in Lapponia, è un viaggio di una quarantina di ore di auto, ci siamo fermati a dormire in vari posti. Dopo tre giorni siamo arrivati nella prima parte della Lapponia svedese.
Non avete potuto vedere nessun posto delle vostre tappe di passaggio?
Siamo arrivati in ogni posto in tarda serata. La mattina dopo alle sette eravamo già pronti per ripartire.
Ci sono stati episodi di difficoltà influenzati dall’emergenza sanitaria?
In Germania non volevano nemmeno darci una stanza perché c’erano restrizioni per chi proveniva dalla Campania e dalla Liguria. Io vengo dal Piemonte e Carlo dalla Puglia. Alla fine, per fortuna, siamo riusciti a farli ragionare.
Quando abbiamo dovuto attraversare la Danimarca, all’ingresso, ci hanno fermato perché il paese è chiuso. Noi ovviamente lo sapevamo ma sapevamo anche che il traffico invece era consentito. Ci hanno preso i passaporti e abbiamo temuto che il sogno fosse finito. Abbiamo passato venti minuti con il cuore in gola. Alla fine abbiamo potuto attraversare il paese, a patto che ne uscissimo più velocemente possibile. In due ore eravamo fuori. Abbiamo documentato tutto sulle storie salvate del mio profilo Instagram: Mondo Aeroporto.
Raccontaci l’emozione di vedere l’aurora boreale
Io e Carlo amiamo i paesi nordici proprio per la possibilità di vedere l’aurora. L’abbiamo vista diverse volte, ma vederla dopo un viaggio così epico e con un’intensità solare così forte ci ha dato forte motivazione.
La prima sera ci siamo appostati e siamo andati nei posti in cui il cielo era più libero e dove teoricamente avrebbe dovuto esserci più intensità solare però non abbiamo visto nulla.
Gli altri giorni, fortunatamente, c’è stata la possibilità di vederla perché mentre eravamo a cena abbiamo controllato un sito che consultiamo spesso per l’attività solare. Abbiamo constatato che l’attività solare era molto forte quindi in due minuti abbiamo chiesto il conto e siamo andati verso nord. Abbiamo scelto un posto molto isolato dove non ci fossero luci, ci siamo appostati e il cielo ha iniziato a ballare. Dopo una serie di appostamenti andati a vuoto vedere questo cielo che iniziava a colorarsi di verde è stato super emozionante.
Abbiamo avuto anche la fortuna di poter noleggiare una macchina fotografica molto potente che potesse riprendere in video l’aurora boreale, che ovviamente non è facile. Quindi abbiamo dei ricordi diversi rispetto ad altri viaggi, abbiamo foto che se non sei un professionista è difficile vengano bene. Grazie a questa macchina fotografica abbiamo un video che ci rimarrà impresso per sempre.
Parliamo del progetto con Booking: raccontaci dei posti meravigliosi in cui avete dormito
Mentre eravamo in viaggio siamo stati contattati da booking che voleva “premiarci” per il viaggio assurdo che stavamo facendo. Stanno promuovendo una campagna che ha l’intento di far tornare le persone a viaggiare. Si tratta di un viaggiare “green”, ecosostenibile. Noi abbiamo accettato questa collaborazione e abbiamo stabilito che avremmo dormito in strutture assurde, volevamo mostrare posti stupefacenti, che facessero venire la curiosità di provare esperienze nuove.
Abbiamo dormito in una foresta lappone con delle costruzioni incredibili, casette sugli alberi ecosostenibili. Abbiamo dormito in un hotel di ghiaccio che ogni anno viene ricostruito nella stagione fredda. Abbiamo dormito in un igloo poggiato su un lago di ghiaccio e poi la chicca finale, abbiamo dormito in un aereo riadattato a Stoccolma.
Qual è il posto più esaltante in cui avete dormito tra quelli citati?
L’aereo è stato strano ma l’esperienza più bella è stata probabilmente l’igloo
Noi ci siamo parcheggiati in un punto d’incontro, i proprietari ci sono venuti a prendere con i quad e dopo dieci minuti di tragitto, abbiamo camminato al buio nella foresta per un quarto d’ora. Seguivamo loro e intanto ci facevamo luce con il cellulare, camminando in mezzo alla neve. Ad un certo punto ci siamo chiesti dove stessimo andando e poi, finalmente, abbiamo visto la lucina che proveniva dal lago ghiacciato ed era il faro del nostro igloo. Anche la casetta in mezzo agli alberi è stata assurda, c’era una costruzione fatta di specchi, era praticamente invisibile se non fosse stato per la scala.
ambasciator.it
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STEFANO POPOLO
CEO & Founder
Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.