Tutti pazzi per Dante: dalla Federico II al Palazzo Reale

dante

Sono passati 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e tutto il mondo ha deciso di festeggiare il settecentenario del Sommo con numerosi eventi: di particolare rilievo, quelli organizzati dal dipartimento degli studi umanistici dell’università Federico II di Napoli

Il 14 settembre del 1321, il sommo poeta autore della Divina Commedia esalava l’ultimo respiro. Padre indiscusso della lingua italiana, visionario difensore e studioso dei dialetti e, soprattutto, poeta tra i poeti, Dante Alighieri ci ha lasciato un patrimonio letterario ammirato dall’intero mondo, ed è per questo che il settecentenario dantesco è un evento tanto importante che ha suscitato numerose iniziative: alcune delle quali nel cuore di Napoli.

L’iniziativa della Federico II

Colonna portante delle iniziative napoletane è l’università Federico II, che negli ultimi giorni ha organizzato ben due mostre. La prima, organizzata all’interno delle stesse mura universitarie, vede esposti dei dipinti degli street artist Cyop & Kaf, i quali rappresentano in maniera stilizzata e sintetica l’intera Divina Commedia.
La mostra è composta da 40 tavole piccole per l’inferno e da due composizioni di diverse tavole per purgatorio e paradiso. La mostra è stata inaugurata il 22 novembre 2021 nel chiostro di San Pietro Martire del Dipartimento di Studi Umanistici, dove resterà fino al 15 dicembre. Dal 18 dicembre, in collaborazione col comune di Napoli, la mostra verrà esposta nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.

De Vivo ritorna al Palazzo Reale

L’altra importante iniziativa promossa dal direttore del dipartimento di studi umanistici dell’università Federico II Andrea Mazzucchi è certamente la mostra organizzata in collaborazione col direttore del Palazzo Reale di Napoli Mario Epifani. La mostra, breve ma entusiasmante, ha riunito i tre dipinti di Tommaso De Vivo realizzati per Vittorio Emanuele II all’interno del Palazzo Reale. Inizialmente divisi tra il Palazzo, la Biblioteca Nazionale e la Reggia di Caserta, i tre dipinti rappresentano momenti iconici del viaggio di Dante.
I tre dipinti sono accompagnati anche da esperienze interattive che raccontano in breve la Divina Commedia e da altre opere della tradizione napoletana dedicate al Sommo poeta. La mostra resterà al Palazzo Reale fino al primo marzo del 2022.

L’anno dantesco

Ma queste sono soltanto due delle numerose iniziative che hanno coronato il settecentenario di Dante Alighieri. Quest’anno, definito per l’appunto “anno dantesco“, si è colorato di mostre, di giornate a tema e di celebrazioni varie del poeta fiorentino e delle sue varie opere. Particolare importanza va data al dantedì ed al vocabolario dantesco. Ma gli eventi non si limitano ai musei: fondamentale è stata, infatti, anche l’onda mediatica e culturale dell’anno dantesco. Numerosi libri e fumetti -perlopiù rivisitazioni della commedia- sono stati pubblicati nel corso dell’anno allo scopo di dare una boccata d’aria fresca al più grande poema italiano.

La musica di Dante: prima e dopo i 700 anni

Tra i vari fumetti dedicati all’Alighieri, di spicco è il fumetto Dante a tempo di rap, trasposizione fumettistica dell’album Infernvm di Murubutu e Claver Gold. Ma l’intera produzione musicale italiana è costellata di riferimenti e di citazioni alla Commedia e al suo autore. Segno del ruolo radicale che il Sommo poeta occupa nella cultura nostrana.

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