David di Donatello 2021: “gli Oscar italiani”. Candidature: due donne per la regia, Favolacce concorre come miglior film
Si è conclusa la conferenza stampa in cui sono state annunciate le candidature alla 66esima edizione dei Premi David di Donatello.
In collegamento audio/video gli interventi di Stefano Coletta (Direttore Rai 1), Piera Detassis (Presidente e Direttore artistico Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello), Claudio Fasulo (Vicedirettore Rai 1) e Carlo Conti, ancora una volta cerimoniere della serata di premiazione che avverrà martedì 11 maggio in prima serata Rai 1.
“C’è un certo pop che si unisce al respiro d’autore cinematografico”
Piera Detassis
Così la Direttrice artistica del Premio sintetizza quelli che saranno i David di quest’anno, contraddistinti da un incrocio mirabile tra giovani protagonisti e grandi nomi del cinema italiano.
La cinquina miglior attrice non protagonista
Le attrici candidate sono:
Benedetta Porcaroli per 18 regali
Barbara Chicchiarelli per Favolacce
Claudia Gerini per Hammamet
Matilda de Angelis per L’incredibile storia dell’isola delle rose
Alba Rohrwacher per Magari.
La cinquina miglior attore non protagonista
Gli attori candidati sono:
Gabriel Montesi per Favolacce
Lino Musella per Favolacce
Giuseppe Cederna per Hammamet
Fabrizio Bentivoglio per L’incredibile storia dell’isola delle rose
Silvio Orlando per Lacci
Candidature miglior attrice protagonista
Le attrici candidate sono:
Vittoria Puccini per 18 regali
Paola Cortellesi per Figli
Micaela Ramazzotti per Gli anni più belli
Sophia Loren per La vita davanti a se
Alba Rohrwacher per Lacci
Candidature miglior attore protagonista
Gli attori candidati sono:
Kim Rossi Stuart per Cosa sarà
Valerio Mastrandrea per Figli
Pier Francesco Favino per Hammamet
Renato Pozzetto per Lei mi parla ancora
Elio Germano per Volevo nascondermi
Miglior sceneggiatura originale
I candidati sono:
Francesco Bruni in collaborazione con Kim Rossi Stuart per Cosa sarà
Fabio e Damiano D’Innocenzo per Favolacce
Mattia Torre per Figli
Pietro Castellitto per I predatori
Giorgio Diritti con Tania Pedroni e Fedro Valla per Volevo nascondermi
Migliore sceneggiatura non originale
Salvatore Mereu per Assandira
Domenico Starnone (autore del romanzo da cui è stato tratto il film) con Francesco Piccolo e Daniele Lucchetti per Lacci
Stefano Mordini con Francesca Marciano e Luca Infascelli per Lasciami andare
Pupi Avati con Tommaso Avati per Lei mi parla ancora
Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio per Lontano lontano
Miglior regista esordiente
Pietro Castellitto per I predatori
Ginevra Elkann per Magari
Mauro Mancini per Non odiare
Alice Filippi per Sul più bello
Luca Medici per Tolo tolo
Miglior regia
Fabio e Damiano D’Innocenzo per Favolacce
Gianni Ameglio per Hammamet
Emma Dante per Le sorelle Macaluso
Susanna Nicchiarelli per Miss Marx
Giorgio Diritti per Volevo nascondermi
Miglior film
Favolacce
Hammamet
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Volevo nascondermi
Il cortometraggio vincitore della 66esima edizione del David di Donatello è Anne di Domenico Croce e Stefano Marchioli.
“…un cortometraggio ispirato alla vera storia di James Leininger, un bambino americano che, fin dalla tenera età, ha mostrato di avere ricordi di una vita passata; incredibilmente molti di questi ricordi sembrano combaciare con le vicende un personaggio realmente esistito: il pilota di aviazione James Houston II, morto durante la battaglia di Iwo Jima nel 1945”
Sulla scia dei Golden Globe e degli imminenti Oscar, grande attenzione è riservata alle donne.
É l’anno della regia femminile anche nel panorama cinematografico italiano
“La produzione deve puntare sulla regia femminile. Deve incrementare il finanziamento coraggioso verso quei progetti che vedono le donne alla regia per far si che ci sia il graduale aumento delle candidature femminili a premiazioni importanti come il David. Si deve fare questo lavoro per contrastare i dati agghiaccianti del passato a cui si sta rispondendo oggi con un discorso concreto volto a raggiungere tale obiettivo”.
Piera Detassis
Il pensiero di tutti gli interventi ed in particolare di Carlo Conti, è poi andato a Fabrizio Frizzi ed a lavoratori “invisibili” del cinema, a “quelli dei titoli di coda” che non sono visibili, ma che sono determinanti per il cinema e la produzione cinematografica.
“Il nostro obiettivo è portare in prima serata una premiazione che veda il coinvolgimento in presenza della maggior parte delle cinquine che concorrono ai vari premi. Ovviamente per fare questo, stiamo lavorando a più piani d’azione da tener pronti a seconda delle normative che a fine aprile detteranno le condizioni di sicurezza.
Carlo Conti
Tutti i film che concorrono in questo David testimoniano le molte produzioni che sono state portate avanti in Italia; quindi tutte le maestranze che hanno potuto lavorare nonostante le difficoltà, di questo sono contento. Il mio augurio è che potremmo tornare presto in sala”.
Quest’anno, per la prima volta, è stato modificato il criterio di selezione che ha visto ammessi alla competizione anche quei film che dovevano uscire in sala.
“Volevamo che nessuno fosse lasciato indietro”
Piera Detassis