Nella giornata mondiale del diabete, approfondiamo insieme lo stretto legame che esiste tra questa malattia ed il sonno. Dormire bene aiuta a prevenirlo?
Oggi è la Giornata mondiale del diabete, una malattia metabolica caratterizzata dalla presenza di livelli di glucosio, nel sangue, più elevati rispetto alla norma. Anche nota come iperglicemia, questa patologia è causata da una inadeguata produzione dell’insulina, un ormone che ha il compito di condurre il glucosio nelle cellule. Quando questo meccanismo viene alterato il glucosio si accumula nel sangue.
Approfittando della Giornata mondiale è bene ricordare che, per quanto ci sia a volte una predisposizione ad ammalarsi, ci sono fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo del diabete. Ad esempio: diete troppo ricche di zuccheri semplici, la sedentarietà, non dormire abbastanza. E’ risaputo infatti che il sonno apporta numerosi benefici alla salute. Ma perché dormire bene aiuta a prevenire il diabete?
Il sonno controlla i livelli di glucosio nel sangue
Dormire bene aiuta a prevenire l’insorgere del diabete e viceversa, per chi ha il diabete dormire a sufficienza e di qualità ha effetti benefici sul controllo della glicemia. La qualità del nostro sonno gioca quindi un ruolo importante nel controllo dei livelli di glucosio nel sangue. Il glucosio, che è la principale fonte di energia per l’organismo, circola infatti in quantità maggiore durante la veglia e si abbassa durante il sonno, quando il metabolismo è rallentato.
I primi segnali dell’esistenza di un legame tra la mancanza di sonno e livelli abnormi di zucchero nel sangue sono emersi in studi epidemiologici che hanno coinvolti più continenti.
Gruppi di ricerca, lavorando indipendentemente, hanno scoperto tassi di diabete molto più elevati in individui avvezzi a dormire meno di sei ore a notte.Il quesito che si posero fu: é il fatto di avere il diabete che danneggia il sonno oppure è l’abitudine di dormire poco a causare il diabete?
Gli esperimenti condotti su individui sani
In realtà entrambe le ipotesi si rivelarono vere.
Per rispondere a questa domanda gli scienziati condussero esperimenti su adulti sani, divisi in due gruppi. Ai partecipanti del primo gruppo fu chiesto di dormire 4 ore soltanto, per sei notti di fila!
Alla fine della settimana tutti quelli che avevano dormito poco assorbirono una dose standard di glucosio con un’efficacia più bassa del 40 per cento rispetto ai soggetti riposati (del secondo gruppo). Se quindi i ricercatori avessero mostrato i dati relativi ai livelli di zucchero nel sangue a un medico non a conoscenza dello studio, questi avrebbe subito classificato ciascun individuo del gruppo 1 come prediabetico.
E’ assodato quindi che nello stato di privazione del sonno le cellule diventano meno ricettive nei confronti dell’insulina. Esse appunto respingono, anziché assorbire gli altissimi livelli di glucosio con la conseguente marea di zucchero nel sangue.
Cosa fare per dormire meglio?
È fondamentale quindi rallentare i ritmi frenetici della vita e dedicare la giusta attenzione al riposo notturno.
Ma come fare per conciliare il sonno, soprattutto in casi di difficoltà a dormire?
Ecco dei semplici consigli:
- cene leggere
- Andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora
- Non svolgere attività fisica prima di dormire
- Evitare uso di alcolici e caffeina
- Evitare luci in camera e di usare il PC o il cellulare prima di dormire.
- Cercare di ridurre i pensieri negativi, spesso causati dallo stress. Per quanto sia difficile, è possibile grazie a tecniche di meditazione che aiutano a stoppare il flusso dei pensieri a favore solo dell’ importanza del momento presente.