Benedetta De Luca: “le nostre cicatrici ci ricordano di quanto siamo stati coraggiosi e straordinari ad uscirne vittoriosi”
Modella, influencer ed ideatrice di un brand di moda “italian Inclusive fashion”, Benedetta De Luca è nata il 21 dicembre 1987. Sin dalla nascita è affetta da una malattia rara scandita da un nome ben preciso: l’agenesia del sacro; è una malattia che comporta una malformazione congenita della parte finale della spina dorsale volta a provocare una deformazione del bacino e agli arti inferiori, interessandosi anche di alcuni apparati come quello gastrointestinale e respiratorio.
Questa patologia le ha provocato una disabilità motoria e sin dall’infanzia ha vissuto una vita che l’ha messa a dura prova. Sono 18 gli interventi chirurgici ai quali si è sottoposta e che le hanno reso la vita accessibile di fronte ad una realtà che le ha fatto spesso paura. Una paura scandita da parole forti: “non arriva alla pubertà; potrebbe non superare i 3 anni di vita”.
A soli otto anni ha affrontato un intervento chirurgico durato ben otto ore, intervento volto all’ampliamento della vescica e che le ha causato una cicatrice sulla parte centrale del ventre. Non è semplice affrontare una realtà che pone dinanzi a problemi molto più grandi dell’età di una piccola bambina che si sta approcciando alla vita. Quei problemi che sembrano insormontabili sembrano poi rivelarsi i più coraggiosi punti di forza: “la odiavo questa cicatrice perché pensavo potesse limitare la mia femminilità. Ed invece oggi ne sono fiera. Non vergognatevi di nessuna singola parte del vostro corpo!”
La disabilità NON è sinonimo di bullismo
Non è semplice interfacciarsi ad una società che usa l’arma del pregiudizio, a mio avviso, la più difficile da combattere. Siamo circondati da barriere architettoniche, ma prevalgono quelle mentali, che guardano il disabile in quanto “persona non conforme alla società”.
Sono stata vittima di bullismo, ho subito pressioni psicologiche da una professoressa, venivo presa in giro dai compagni. Una prof mi aveva detto che mi dovevo rassegnare e che non potevo partecipare ad una festa al decimo piano.
Benedetta De Luca
Accettazione ed autoironia sono gli ingredienti fondamentali che scandiscono la vita di Benedetta De Luca. Ci sono “difetti di fabbrica” che vanno affrontati e vissuti sebbene lo sguardo di uno sconosciuto tende a marcare quelle difficoltà con un semplice disaccordo in volto. Il bullismo è il cancro di una società non solidale, ed è di fondamentale importanza sensibilizzare la popolazione ad un dialogo che accorcia le distanze e allunga la mano, come a dire “mi riconosco attraverso le tue paure sebbene non sono uguale a te”. Il primo passo per bloccare questo bullismo che mette radici sbagliate, è partire da un giusto linguaggio del corpo: “non sono contro di te, ma con te”.
Tasto rilevante nella vita di Benedetta è il suo forte senso di giustizia, tanto che l’ha portata a conseguire una tesi di laurea in giurisprudenza: “Diritti delle persone con disabilità e Costituzione”. Questo elaborato è stato scritto sulla pelle della stessa tesista che non manca mai nella tutela verso le ingiustizie e i soprusi nei confronti di persone affette di altre disabilità.
Vietato pensare e dire: ”non posso”. Basta armarsi di pazienza e volontà, prendere in mano le redini della propria vita e farne un capolavoro.
Benedetta De Luca
Il connubio tra forza e bellezza
Ironica, divertente e sorridente, così si presenta sui social la giovane Benedetta, sempre pronta a coinvolgere ed educare. Presenta lei stessa: un connubio perfetto tra la forza mentale che lacera un’ipocrisia che divampa sempre più sui social, presentando schemi di perfezione che non sempre coincidono nella realtà. Così lei mette a tacere tutte le malelingue sempre pronte ad offendere:
“chi brilla di luce propria infastidisce chi vive nell’oscurità”.
Quanto influisce la bellezza in un corpo ricco di contenuti mentali? Ognuno di noi ha bisogno di sentirsi bello, ognuno ha bisogno di guardarsi allo specchio e accettarsi, migliorandosi giorno dopo giorno. C’è però un dettaglio da non sottovalutare e credo sia rilevante: la mente! Grazie ad essa abbiamo a nostra disposizione la più grande attività rigeneratrice che ci permette di avanzare e non regredire in una società che ci vuole fatti tutti con lo stesso stampino.
L’unicità risiede nel perfetto connubio tra mente e cuore. Benedetta De Luca è un esempio stimolante ed incoraggiante che vuole sensibilizzare verso l’attenzione mirata alle fragilità, a quei piccoli dettagli che sebbene per gli altri possano rappresentare dei limiti, per noi devono essere punti di forza.
Photocredit: @benedetta_deluca