Disoccupazione e Corona Virus: una relazione complicata

Disoccupazione

La pandemia da Covid ha portato la crisi di molte aziende

La pandemia mondiale ha sconvolto l’intera popolazione, in particolare si è registrato un incremento della disoccupazione. È stato infatti stimato un vero e proprio boom di disoccupati. Sebbene dal punto di vista sanitario – la pandemia in argomento – abbia maggiormente colpito gli anziani, ha anche scoraggiato completamente gli inattivi, ovvero coloro che non hanno un lavoro. Questi però non sono neanche intenzionati a cercarlo. Infatti, rispetto al trimestre del 2019, è stato registrato un incremento, facendo lievitare l’indice di disoccupazione vertiginosamente fino a raggiungere quota 1 milione e 310mila.

Disoccupazione: inattivi e in standby

Il numero di disoccupati, non si riferisce solo a coloro che non hanno un lavoro, bensì anche a chi è in standby; parliamo quindi di quei lavoratori che hanno perso il lavoro, o sono stati addirittura costretti a fermarsi, a causa delle misure restrittive anti-covid. Una vera e propria crisi occupazionale, che ha sfiduciato anche i più giovani nella ricerca di un’attività. In particolare, oggigiorno, le nuove generazioni sono costrette a non lavorare, in attesa di tempi migliori. Non si tratta solo della difficoltà di occupazione, ma ciò è riferito anche alla chiusura e al fallimento di molteplici attività, che hanno spinto molte famiglie sull’orlo del precipizio.

Il sostegno del governo

Il decreto sostegni ha varato misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, sanitari, connessi all’emergenza sanitaria Covid-19. Infatti, in seguito al prolungamento dell’emergenza, il governo ha instaurato un piano di sostegni. In favore a particolari lavoratori, riguardo l’occupazione, sono semplificati i requisiti di accesso per le indennità. Queste ultime sono, tuttavia, destinate ai lavoratori subordinati con rapporto di lavoro cessato involontariamente (NASpl). Il Governo ha messo a disposizione 10 miliardi di euro e, per i datori di lavoro, si prevedono ulteriori settimane di ammortizzatori sociali.

Le misure attuate dall’Inps

L’Inps – con la circolare del diciannove Aprile 2021 – ha chiarito che per il riconoscimento delle indennità onnicomprensive, le domande andranno presentate entro il trentuno Maggio. Tale si riferisce a un risarcimento pari alla somma di 2.400 euro. Naturalmente è destinato a coloro che non hanno beneficiato del decreto Ristori (decreto legge 137/2020). La NASpl (Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego) è un’indennità mensile di disoccupazione, che sostituisce precedenti prestazioni di disoccupazione involontaria. In particolare, in relazione all’articolo 8, che si riferisce a trattamenti di integrazione salariale enuncia:


“Il predetto articolo è da considerarsi attualmente in vigore quale norma interpretativa delle disposizioni che disciplinano l’erogazione degli ammortizzatori sociali in fase emergenziale, artt. da 19 a 22 del D.L. n. 18/2020, richiamate dalle successive norme che ne hanno nel tempo prorogato la fruizione“.

Sostegno contro la disoccupazione giovanile

Un modo per sostenere i giovani è stato dunque strutturato dalla Commissione, quest’ultima prevede alcune misure importanti. Tra le quali ricordiamo: rafforzare la garanzia per i giovani; preparazione disciplinare e professionale per il futuro; slancio all’apprendistato e fornire sostegno all’occupazione giovanile. L’obiettivo è fare in modo che i giovani al di sotto dei venticinque anni, possano ricevere un’offerta di lavoro. Oppure di formazioni attraverso, tirocini, entro quattro mesi dalla fine degli studi o perdita del lavoro. Secondo il governo ci vorrebbe più ambizione, anche se per noi giovani ci vorrebbero più possibilità.

Print Friendly, PDF & Email
Ambasciator