Elon Musk ha dichiarato durante il Saturday Night Live di avere la sindrome di Asperger
Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e fondatore di SpaceX, sabato 8 maggio ha condotto la diretta TV del Saturday Night Live, celebre programma comico americano del canale NBC. Musk ha sorpreso tutti aprendo la serata con un monologo riguardo la sindrome di Asperger. Ecco le sue parole che stanno facendo il giro del mondo:
stanotte passerò alla storia come la prima persona con la sindrome di Asperger a presentare il Saturday Night Live, o almeno la prima ad ammetterlo.
Un monologo ironico e profondo
Il monologo di Elon ha seguito una linea ironica che ha reso impossibile agli spettatori non pendere dalle sue labbra. Con grande semplicità si è posizionato al centro del palco, inondato da applausi, urla di gioia e ammirazione da parte del pubblico. Ha parlato di alcuni aspetti della sindrome di Asperger: ad esempio quando parla aggiunge spesso alla fine delle frasi “dico sul serio” per far capire le sue intenzioni, poiché ha una scarsa variazione dell’intonazione. Elon ha scherzato anche sul nome di suo figlio, su qualche esperienza vissuta in passato e sul tipo di macchina che guida. Sembra quasi di ascoltare una persona comune, per qualche minuto puoi dimenticarti che a parlare è uno degli uomini più famosi al mondo. A volte su Twitter pubblica qualcosa di strano e ironizza sulla questione cosi:
lo so che a volte dico o posto cose strane, ma il mio cervello funziona così. A chi si fosse offeso posso solo dire: ho reinventato le automobili elettriche e sto mandando astronauti su Marte in una nave spaziale: pensavate davvero che fossi un tipo normale e rilassato?
Che cos’è la sindrome di Asperger?
Per chi non lo sapesse, la sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo caratterizzato da ritardi nel progresso di molteplici funzioni di base tra cui la socializzazione e la comunicazione, è comunemente considerata un disturbo dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. Gli individui portatori della sindrome di Asperger, presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi ristretti. Diversamente dall’autismo, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo.
Elon Musk sul palco con la mamma
Inaspettatamente, dopo il suo monologo da solista, è entrata in scena mamma Maye, emozionata e sorridente, sicuramente fiera del suo “bambino”. I due hanno raccontato al pubblico di quando a 12 anni Elon creò il suo primo video game “Blast Star” su un’astronave che combatte gli alieni. La mamma ha ironicamente ricordato che suo figlio era troppo piccolo per aprire un conto in banca, così lo aprì lei per conservare la sua prima paga di $500. É stato tanto dolce quanto sorprendente vedere un uomo rilevante come Elon Musk essere accompagnato amorevolmente dalla madre sul palco per parlare di un’infanzia che già segnava la strada per un futuro brillante.
La diversità ci salverà
La sua ironia riguardo una questione così importante come la sindrome di Asperger ha, per l’ennesima volta, dimostrato il tipo di persona che si nasconde dietro un nome così influente. Elon Musk è la prova del fatto che se vuoi raggiungere un obiettivo puoi farlo, non importa quanti ostacoli troverai lungo il cammino, non importa se qualcuno ti chiamerà “strano”, perché non è sbagliato esserlo. Dalla diversità nascono le idee che salvano il mondo, dalle menti geniali hanno inizio delle vere e proprie rivoluzioni.
Spero che il messaggio di Elon possa essere d’aiuto a tutte quelle persone che, a causa di una società ignorante, ogni giorno vengono prese di mira per il loro modo di vedere la vita con colori diversi. Non c’è cosa più brutta dell’omologazione, dovremmo imparare ad amare e proteggere chi porta una ventata di originalità in un mondo che spesso è fin troppo grigio e monotono. Elon Musk ha la sindrome di Asperger e non se ne vergogna, non nasconde il suo animo speciale, anzi, ci ironizza su e ci fa capire che persona straordinaria sia.