Elvis Presley: il 22 giugno l’attesissima pellicola diretta dal regista australiano Baz Luhrmann sbarcherà nelle sale italiane
Un successo garantito per il biopic su Elvis Presley che, presentato fuori concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes, ha ricevuto 12 minuti di applausi ed elettrizzanti recensioni: la più bella fra tutte, quella arrivata dalla famiglia Presley, “commossa” ed “emozionata” per l’incredibile lavoro che ha portato alla realizzazione di questa spettacolare versione “alternativa” della propria storia, in cui la realtà finisce molto spesso per mescolarsi con la finzione.
Definito da “Variety” come “un frizzante, delirante, malizioso, ipnotico sogno febbrile di 2 ore e 39 minuti – un vortice scintillante che rende la storia di Elvis Presley che tutti noi conosciamo, un film biografico così sontuoso che diventa opera pop”, “Elvis” (interpretato dal giovane Austin Butler) ripercorre la vita e la carriera del celebre cantante e attore, dall’ascesa al riconoscimento mondiale e alla consacrazione a star del rock ‘n’ roll; dal rapporto complicato con il successo alle controversie che lo hanno accompagnato fino alla sua morte nel 1977; passando per l’incontro con il manager Tom Parker (interpretato da Tom Hanks) e la relazione con la moglie Priscilla Presley.
Come spiegato da Baz Luhrmann – già regista di “Romeo + Giulietta di William Shakespeare”, “Moulin Rouge!”, “Australia” e “Il grande Gatsby” – ai microfoni di SkyTG24, il biopic rappresenta non solo l’occasione per reinterpretare la storia che ha condotto alla nascita di “The King”, ma anche per raccontare qualcosa di più sull’America di quegli anni, proprio a partire da un artista che segnò la vita di intere generazioni:
Per me Apocalypse Now è come un’opera. È come un grande affresco sulla guerra. Questo film anche, in un certo senso, è un grande affresco dell’America anche se Elvis Presley e il Colonnello Parker sono i due grandi protagonisti. È un film che parla del comprare, del vendere, del business e di show; parla di razza, di ciò che è giusto, sbagliato e brutto… Quindi direi di sì, è un po’ la versione musicale di Apocalypse Now!
Baz Luhrmann
A coronare l’opera musicale, infatti, è una colonna sonora originale che conta la partecipazione di grandi nomi della musica quali Doja Cat, i Maneskin, Jacke White, Stevie Nicks, Tame Impala ed Eminem, che daranno vita ad una soundtrack strabiliante.
Il 22 giugno al cinema.
