EMDR: La terapia promossa dalla Ferragni

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Qualche giorno fa la Ferragni si è esposta nuovamente sulla terapia che ha intrapreso

Photo Credit: @chiaraferragni

Chiara Ferragni, milioni di followers, una vita da sogno, eppure capace di mostrare anche le sue fragilità e i suoi momenti di sconforto, tramite i social network.

A marzo, durante il lockdown, aveva accennato al fatto che stesse in terapia da circa un anno e mezzo. Questo professionista le aveva accennato la terapia EMDR, efficace soprattutto per chi aveva subito abusi, violenze e stupri.

Nelle stories di Instagram di qualche giorno fa, riprende l’argomento, specificando di aver già effettuato una prima sessione di EMDR e che presto farà la seconda.

Inoltre, racconta che ha deciso di intraprendere questo percorso perché aveva subito un trauma che non riusciva a superare da sola.

Non solo: ha deciso di farlo per sensibilizzare le migliaia di persone che le scrivono ogni giorno, che si mettono a nudo parlandole dei traumi subiti (come abusi e violenze).

Un gesto molto nobile da parte dell’imprenditrice digitale, che ha dimostrato di saper promuovere la salute mentale in maniera semplice ed empatica, ispirando il suo ampio pubblico.

Cos’è l’EMDR?

Cos’è nello specifico l’EMDR? L’acronimo sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ossia desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.

E’ un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.

L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia che utilizza i movimenti oculari, o altre forme di stimolazione, alternata destro/sinistra, per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche, o particolarmente stressanti emotivamente.

Dopo una o più sessioni di EMDR, i ricordi disturbanti legati al trauma hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa.

Indipendentemente da quanti anni sono passati dal trauma, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi, dal punto di vista terapeutico, e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.

I pazienti riferiscono che quel momento doloroso diventa come un “ricordo lontano”, una parte del passato ormai superata, e viene visto in maniera distaccata.

Le basi dell’EMDR

La terapia EMDR si basa sul modello AIP (elaborazione adattiva delle informazioni) secondo il quale le informazioni rimangono “congelate”, racchiuse nelle reti neurali, e non possono essere rielaborate.

Questo provoca disagio alla persona, fino a sviluppare anche disturbi come il disturbo post traumatico da stress.

E’ stata riconosciuta come metodo evidence based, in particolar modo per il trattamento dei disturbi post traumatici, ed è stata approvata dall’ American Psychological Association (APA), dall’ American Psychiatric Association e dall’International Society for Traumatic Stress Studies, oltre che dal ministero della salute italiano.

Nel 2013 è stato ufficialmente riconosciuto dall’ OMS, come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi legati ad esso.

Come Michele Bravi

Anche il cantante Michele Bravi, in un’intervista a Verissimo risalente a quest’inverno, aveva già parlato di questo approccio psicoterapeutico.

Il cantante de “Il diario degli errori” aveva subito un forte trauma nel 2018, che lo aveva visto coinvolto in un incidente stradale, dove aveva perso la vita una donna di 58 anni.  

Michele Bravi ha raccontato riguardo la sua esperienza:

«Cambia il tuo corpo e il modo di vedere le cose. Non riuscivo a sentire gli altri. Ero semplicemente da un’altra parte, avevo perso aderenza con il reale».

Ha dopo affermato:

«L’EMDR mi ha salvato, mi ha fatto tornare a parlare e sentire».

Fonti

www.emdr.it

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