Dopo il Leone di Nemea, Eracle fu costretto ad affrontare un’altra bestia sacra ad Era, l’Idra di Lerna
Nel Peloponneso, nella regione storica dell’Argolide, si trova un piccolo villaggio situato accanto ad una palude. In questa zona, ai tempi dell’Antica Grecia, la mitologia immaginava l’esistenza di un mostro terribile, l’Idra di Lerna. L’obiettivo della seconda delle 12 Fatiche di Ercole fu proprio questo serpente anfibio dotato di molte teste (a seconda degli autori da 9 a 100).
I poteri dell’Idra di Lerna
Il mostro era dotato di un’astuzia diabolica e di un fiato pestilenziale (motivo per il quale i greci attribuivano l’invivibilità delle paludi di Lerna), capace di uccidere gli esseri viventi in pochi istanti. Non solo, perché anche il suo sangue era velenoso e le sue teste se mozzate, ricrescevano raddoppiando di numero. Altra notevole particolarità riguardava la testa centrale, immortale.
Ercole non è solo: interviene il cugino Iolao
Per questa impresa, il semidio greco si preparò a dovere. Il suo kit per sopravvivere ad un mostro di tale portata era costituito dalla pelle del Leone di Nemea, la clava, una spada, arco e frecce. Con frecce incendiarie Eracle riuscì a stanare uno dei fratelli di Cerbero, che affronterà in un’altra Fatica.
La parte difficile non era ancora arrivata. Costretto a combattere praticamente in apnea, a causa del fiato mefitico, ogni volta che tagliava una delle teste dell’Idra di Lerna, ne ricrescevano due.
Per fortuna, l’eroe aveva avuto la brillante idea di farsi accompagnare dal suo amato cugino, Iolao, il quale lo aiutò brillantemente suggerendo di cauterizzare le ferite così da impedire la ricrescita delle teste.
Carcino, l’aiuto inviato da Era
A questo punto degli avvenimenti, decise di fare la sua mossa Era, la moglie di Zeus e acerrima nemica del figlio di Alcmena. Per odio verso il frutto del tradimento del marito, Era inviò in aiuto all’Idra un enorme granchio, Carcino. Il secondo mostro aveva il compito di distrarre Ercole, pizzicandone i piedi con le chele. Il povero Carcino fu rapidamente liquidato dal semidio, che lo schiacciò sotto i piedi.
Sconfitto Carcino, non ci volle molto per Eracle e Iolao a tagliare e cauterizzare tutte le teste dell’Idra di Lerna. L’ultima testa, quella immortale, fu schiacciata con un gigantesco masso dal semidio.
Anche loro trasformati in costellazioni
Come il Leone Nemeo, anche l’Idra di Lerna e Carcino furono trasformati in costellazioni, rispettivamente l’Idra e il Cancro. Purtroppo questa Fatica non fu considerata da Euristeo perché Ercole era stato aiutato da Iolao.