Le leggende metropolitane sui vaccini: larga eco tramite i media
Molto spesso, le nostre conoscenze si basano su letture fugaci attraverso siti inaffidabili: Internet, in primis, è sede ideale di trappole ingannevoli, di inautentiche credenze a cui si vuol dare patente scientifica. I nostri pensieri tendono ad essere selettivi e a far nostre opinioni che ci convincono di più. E’ quanto molto spesso avviene per quanto riguarda l’argomento vaccini, circa il quale proliferano teorie innumerevoli, talvolta fuorvianti, atte a suggestionare e ad influenzare senza considerare l’importanza di vaccinarsi.
Il caso del volontario morto in Brasile
Quante sono le fake news che riempiono le prime pagine di giornali? Testate giornalistiche che si reputano tali sfruttano la potenza mediatica di un titolo che, in un periodo di pandemia, genera più visualizzazioni.
Ad andare sulle prime pagine è il caso di un volontario del vaccino di Oxford e AstraZeneca morto durante i test per il vaccino. Ma quanto si sa realmente di questo caso? Leggendo gli articoli stessi, si evince che della persona deceduta non si sa nulla, né se si fosse sottoposto ad iniezione, né se fosse nel gruppo a cui bisognava somministrare il vaccino o solo il placebo. Sulla causa del decesso non ci sono conferme, potrebbe esser morto per qualsiasi altra motivazione.
Tuttavia approfittare di titoli così di forte impatto, sembra essere all’ordine del giorno, mettendo in secondo piano etica e moralità.
L’importanza di vaccinarsi e di contrastare le fake news
Sulla scia di un esempio del genere, migliaia sono le teorie millantatorie circa i vaccini. Alcune delle credenze più comuni, di cui larga eco si ha su Internet, riguardano il fatto che migliorare le condizioni igienico sanitarie sia sufficiente per contrastare determinate malattie, per cui i vaccini non sono necessari.
O ancora sono molti coloro che affermano la fatalità stessa delle vaccinazioni, giudicandole pericolose più della malattia stessa.
Altri reputano le malattie infantili prevenibili con i vaccini, solo degli eventi isolati nella vita di un bambino che non devono essere per forza evitate, non considerando però la pericolosità ed i danni che morbillo, rosolia … possano generare.
Sempre nell’ambito delle fake news circa i vaccini, c’è anche chi giudica rischioso somministrare ad un bambino più di un vaccino alla volta, sovraccaricando il sistema immunitario; anche in tal caso però, prove scientifiche che reggano queste paure non ci sono.
I vaccini contengono mercurio?
Una delle credenze più pericolose circa le vaccinazioni, riguarda la possibilità che essi contengano sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio. Tale teoria contrasta la verità scientifica, secondo cui nessuno dei vaccini in commercio contenga più derivati del mercurio o altre sostanze pericolose. Alcuni composti del mercurio (ad esempio il Thiomersal), sono stati utilizzati in passato nella fabbricazione dei vaccini con lo scopo di disinfettare il preparato per evitare qualsiasi tipo di contaminazione. La possibilità che tali sostanze, ad alte dosi, potessero essere nocive, ha determinato l’abbandono del loro uso da parecchi anni, tant’è che in commercio non vi sono più vaccini contenenti le medesime.
L’importanza di vaccinarsi? Ce lo dice anche Facebook
Contrariamente a quanto detto finora, ci sono esempi di social media che cercano di diffondere il messaggio di quanto sia importante vaccinarsi.
E’ il caso di Facebook, che si fa protagonista di un’ opera di censura nei confronti delle pubblicità contro i vaccini. Si tratta di una svolta rispetto alle politiche adottate finora, che negavano la pubblicazione di bufale, ma permettevano campagne no vax. Le sempre più ingenti pressioni da parte degli Stati ed organismi internazionali riguardo le fake news, hanno determinato una tale scelta.
I post e le discussioni sono ancora visibili, ma è negata la possibilità di promozione di tali tendenze no vax.
“Se dovessimo rimuovere tutti i pettegolezzi e le bufale, i contenuti sarebbero comunque disponibili altrove su internet, sui social media o addirittura a tavola”, afferma l’azienda di Mark Zuckerberg.
Indirizzare verso L’OMS: l’importanza di vaccinarsi per salute
«Cerchi informazioni sui vaccini? Quando si tratta di salute, tutti desideriamo informazioni affidabili e aggiornate. Scopri perché l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) consiglia i vaccini per ostacolare molte malattie».
Questo è il messaggio che appare se, nella barra di ricerca, si scrive “no vax”. All’interno dei gruppi no vax inoltre si legge questo annuncio: “Questo gruppo parla di vaccini. Quando si tratta di salute, tutti desideriamo informazioni affidabili e aggiornate. Prima di iscriverti a questo gruppo, scopri perché l’Organizzazione mondiale della sanità consiglia i vaccini per ostacolare molte malattie. Visita Who.int”.
Letture scrupolose e consapevoli : l’importanza di vaccinarsi
Emerge dunque, la solida realtà di un social avvezzo a diffondere comunicazioni positive ed importanti in un mare reso burrascoso da notizie mendaci che, purtroppo, compromettono in primo luogo la salute. Ecco perché è necessaria una selezione rigida e consapevole di ciò che si legge e si apprende sul web. Pertanto di notevole importanza è evitare di diffondere a macchia d’olio quelle che, purtroppo, sono divenute credenze radicate nella società odierna. Dobbiamo esser tutti consapevoli di quanto sia importante vaccinarsi.