Flashbulb Memories: i ricordi come fotografie

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Flashbulb Memories: quando un evento rimane impresso nella mente

Almeno una volta nella vita è capitato a tutti di riuscire a ricordare alcuni eventi in modo vivido, quasi come se fossero delle fotografie. La memoria però non è un processo lineare. È caratterizzata da rielaborazioni e ricostruzioni dell’evento originale che lo porterà ad essere totalmente differente dalla sua versione originale. Le emozioni possono influenzare notevolmente tale processo cognitivo venendo a costituire un tipo particolare di memorie: le Flashbulb Memories, ovvero ricordi vividi e dettagliati di un particolare evento pubblico caratterizzato da una forte carica emotiva.

Cos’è la memoria?

La memoria è una funzione caratterizzata da diversi processi, quali quelli di acquisizione, immagazzinamento, ritenzione e recupero delle informazioni. Atkinson e Shiffrin (1968) hanno postulato l’esistenza di tre tipi di magazzini di memoria: la memoria sensoriale, ovvero un deposito temporaneo che contiene tutte le informazioni acquisite dall’ambiente esterno; la memoria a breve termine, che accoglie per un breve periodo di tempo tutte le informazioni del magazzino sensoriale che saranno poi saranno eventualmente elaborate e reiterate verso il magazzino della memoria a lungo termine, una sorta di archivio con capacità quasi illimitate, dove vengono conservate tutte le esperienze e le conoscenze di una persona.

Nella memoria a lungo termine si possono distinguere due forme di memoria: la memoria implicita, che comporta quel bagaglio di informazioni di cui non si ha un accesso consapevole – ad esempio andare in bicicletta, giocare a tennis – e la memoria esplicita, che consente di richiamare alla memoria consapevolmente dei ricordi. Quest’ultima si divide a sua volta in memoria semantica, ovvero l’insieme delle conoscenze sul mondo, e la memoria episodica o autobiografica, riguardante le esperienze personali.

Un tipo particolare di memoria

La memoria episodica viene a costituire una parte essenziale della memoria di una persona in quanto organizza le varie vicende personali dotate di particolare significato. È capitato a tutti noi di ricordare perfettamente un evento accaduto in passato. Siamo in grado di richiamare alla memoria ricordi vividi quasi come se tale avvenimento stesse accadendo di nuovo dinanzi i nostri occhi. Brown e Kulik (1977) definirono tali memorie autobiografiche come Flashbulb Memories o Memorie Fotografiche.

Questa particolare categoria di ricordi intensi e minuziosi nei particolari venne così definita dai due ricercatori per sottolineare l’aspetto “fotografico” delle stesse. Come se le persone fotografassero loro stessi mentre apprendevano un determinato evento pubblico ed emotivamente importante. L’11 settembre del 2001 è una data che riporta alla memoria della maggior parte degli adulti ricordi vividi e dettagliati, ma stanno realmente richiamando alla mente gli attacchi terroristici o in realtà ricordano cosa stessero facendo quando hanno appreso la notizia?

Cosa distingue le Flashbulb Memories?

È proprio questo aspetto delle Flashbulb Memories che permette di distinguerle dalle memorie autobiografiche. Coinvolgono le circostanze in cui si è venuti a conoscenza di un evento pubblico rilevante – come il carattere distintivo della notizia o il grado di sorpresa suscitato. Gli eventi che suscitano queste memorie sono, per definizione, pubblici: le persone devono formare un ricordo delle circostanze che hanno portato all’apprendimento di un evento. Una fonte esterna deve aver comunicato loro la notizia. Ovviamente queste circostanze non riguardano solamente eventi con risonanza pubblica nazionale, ma anche un evento più circoscritto, ad esempio vissuto nell’ambiente familiare.

Sarà quindi facile richiamare alla mente il luogo e il momento in cui ci si trovava quando si è appreso per la prima volta la notizia, cosa si stesse facendo e con chi si fosse al momento, riuscendo a ricordare anche le reazioni ed emozioni provate.

Memoria ed emozioni

Non solo le circostanze influiscono sulla formazione delle Flashbulb Memories ma anche il livello di attivazione emotiva – le emozioni quindi che tale evento ha suscitato in quel preciso istante. Come hanno sottolineato Hirst e Phelps (2016), le emozioni ricoprono un ruolo fondamentale poiché l’attivazione del sistema limbico. Questo determina la regolazione emotiva e consentirà un’elaborazione e un immagazzinamento dell’evento maggiore.

Le Flashbulb Memories sono quindi ricordi persistenti e con un elevato livello di accuratezza nei dettagli, ma sono comunque lontani da delle vere e proprie fotografie mnemoniche. La ricerca si è finora concentrata però sull’impatto degli eventi negativi sulla formazione di queste. Sarebbe invece interessante valutare l’impatto di eventi positivi, come ad esempio l’elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti che – per molti almeno – ha avuto un considerevole impatto sulla storia personale delle persone.

Bibliografia

Brown, R., & Kulik, J. (1977). Flashbulb memories. Cognition, 5, 73-99.
Hirst W, Phelps EA. (2016) Flashbulb Memories. Current Directions in Psychological Science. 2016;25(1):36-41.

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STEFANO POPOLO

CEO & Founder

Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.

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