DNA DELUXE X: Ghali dalla parte di chi è stato dimenticato dalla pandemia

Ghali-DNA

Ghali con DNA DELUXE X ha scelto di aiutare gli operatori dello spettacolo in questo periodo di pandemia

Ghali è tra gli artisti italiani più presenti in questo periodo difficile per tutti. Già a Marzo, mese in cui abbiamo visto la nostra vita concentrarsi tra le mura di casa, ci ha coinvolto nella realizzazione del video del suo singolo “Good Times”, attraverso le dirette sul suo profilo Instagram e ci ha fatto sentire tutti vicini, indipendentemente da quale regione provenissimo. Infatti, è un concetto fondamentale per l’artista quello di far sì che tutti si sentano parte di un tutto, senza distinzioni o discriminazioni.

Ma Ghali ha fatto un altro passo importante proprio qualche giorno fa: come aveva annunciato il 29 Ottobre ad X Factor, dopo l’esibizione come primo ospite della serata, lo scorso Venerdì 13 è uscito il suo album DNA DELUXE X, con l’obiettivo preciso di aiutare i lavoratori del mondo dello spettacolo, i quali stanno vivendo in condizioni difficili durante questo periodo. Lui stesso ha detto:

Tutto il ricavato verrà devoluto agli operatori dello spettacolo che in questo periodo sono dimenticati dalla pandemia

Ghali non è l’unico a voler aiutare i suoi colleghi

Ma Ghali non è stato l’unico a mettersi a disposizione per i suoi colleghi: anche l’artista Fedez ha messo il 100% del guadagno ricevuto in anticipo per il suo tour, rimandato proprio a causa del Coronavirus.

Cosa contiene DNA DELUXE X

DNA DELUXE X è una versione speciale del suo secondo album DNA, uscito poco prima del lockdown in Italia. Dal successo smisurato, come ci dimostra il disco d’oro ricevuto dopo pochissimo tempo, Ghali si è raccontato nei versi in rima delle sue ormai 19 tracce, compiendo un vero e proprio ritorno alle radici dopo Album del 2017.

Ma c’è di più. In DNA DELUXE X, Ghali ha aggiunto i due brani inediti “1993” e “Mille Pare (Bad Times)“, i cui versi sono già nella testa di tutti, e ha fatto realizzare diverse versioni, tra cui un box ad edizione limitata e numerata, in uscita il 27 Novembre, che contiene due vinili, un cd autografato, un poster di Ghali e un’altra sorpresa a tema DNA, ed un’altra versione con un pacchetto speciale che prevede un incontro virtuale con l’artista.

La versatilità come esempio per i giovani

Ghali però ci trasmette anche qualcos’altro, che è di grande esempio per tutti i giovani: oltre all’altruismo e alla gentilezza, mostra di sé anche una grande versatilità, un rigenerarsi continuamente mettendosi in gioco in campi mai esplorati prima. La musica di Ghali è varia, come varie sono le sue prospettive. Questo album ci dà la conferma del carattere identitario della sua musica, che non arriva mai ad una meta fissa e che vede l’obiettivo lontano per fare sempre meglio. Ce lo dice così, in un post pubblicato su Instagram la notte prima dell’uscita dell’album:

Stanotte esce l’ultimo capitolo di DNA. È il mio secondo album e sapete quanto è stato importante per me. Il successo che sta ottenendo questo disco non mi sazia e non placa la mia continua voglia di dimostrare. Ho aggiunto dei brani ogni volta che ne avevo voglia, usando il disco come contenitore, come un diario in cui scrivo quello che mi pare quando mi pare. Non so identificarmi in un genere fisso. Io sono Dende ma sono anche Wily Wily. Sono Ninna Nanna ma sono anche Happy Days o Cara Italia. Sono Boogieman ma sono anche 22:22, Barcellona, ​​Good Times, […] 1993 e Mille Pare.
Non è vero che quando raggiungi i tuoi obiettivi è fatta, non è vero che quando ti realizzi non hai più bisogno di spaccare, come non è vero che se sei conosciuto da tutti non hai più bisogno di un supporto.

Con il suo contributo, Ghali ci dimostra che stare vicini e aiutarsi è proprio il modo migliore per sconfiggere questa pandemia, che invece vuole obbligarci a stare distanti. E quale modo migliore, se non quello della musica?

Photocredits: @Ghali

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STEFANO POPOLO

CEO & Founder

Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.

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