Giornata internazionale della Pizza: alimento, simbolo e rito

pizza

La pizza è il piatto italiano più amato e imitato al mondo. La Giornata Mondiale fu celebrata per la prima volta nel 2017, ovvero quando la pizza è stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità

La giornata internazale della pizza, decorre il 17 Gennaio, festa del protettore dei fornai: Sant’Antonio Abate. La pizza è il piatto italiano più amato e imitato al mondo, viene celebrato quindi un importante momento della cucina e della tradizione italiana. Le sue componenti, la rendono un pasto completo e bilanciato, anche se spesso la malsana fantasia dei pizzaioli, o dei clienti rende quest’ultima un pasto particolarmente calorico.

Come nasce la Pizza?

L’usanza racconta che, in occasione del 17 gennaio, i pizzaioli napoletani chiudessero le saracinesche dei propri negozi, per concedersi qualche giorno di riposo.

Proprio nella città del sole, Napoli, la focaccia veniva chiamata pizza, ed era il tipico piatto dei poveri. Quando però iniziò a diventare un cibo di strada molto diffuso, conobbe un gran successo, grazie alla sperimentazione di alimenti con il quale farcirla, fino a diventare un piatto amato dai nobili borbonici.

La storia vuole che l’11 giugno 1889, in onore della regina Margherita di Savoia, il napoletano Raffaele Esposito, creò una pizza guarnita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i 3 colori nazionali.

La vera unione con il pomodoro, in realtà, risale al 700, infatti la margherita era già una delle più gettonate e proprio la prima pizzeria fu aperta nel 1738: Port’Alba, ancora oggi sforna pizze nel forno rivestito di pietra lavica.

Tipicità napoletana: sinonimo di felicità

L’indiscussa detentrice del trono di preparatrice italiana e al mondo di tale alimento, è sicuramente la città di Napoli. Nonostante le diverse tipicità, resta ancora un’attrazione per la gola dei turisti, in quanto la pizza napoletana, è unica al mondo. Forse dato l’impasto morbido, il cornicione fragrante e alto, definito da alcuni maestri canotto, o proprio per la docile cottura a legna. O semplicemente perché gustarla nella sua patria è un’altra storia. Dal 5 febbraio 2010 è stata definita Specialità tradizionale garantita dell’Unione Europea.

Tipico street food napoletano è la pizza a portafoglio, che viene realizzata con minore quantità d’impasto. La preparazione è la medesima, ma dopo aver ultimato la cottura viene chiusa in quattro, con un foglio di carta, il quale agevola la presa e la consumazione.

I vari tipi: tu quale preferisci?

Come già detto la pizza è un piatto imitato in tutta Italia e in tutto il mondo, perchè molti napoletani hanno deciso di esportare la loro preparazione a livello mondiale. Se ci spostiamo nel Lazio, la pizza romana è molto diversa da quella napoletana. Si tratta di un impasto molto più sottile, e più croccante, se invece ci spostiamo in Toscana, parliamo di focaccia ripiena. Se invece raggiungiamo Milano, possiamo gustare diversi tipi di pizza 2.0, ovvero completamente rivisitate, sia riguardo il gusto, che il prezzo. In America è sottile, cotta in forno elettrico ed è decisamente diversa, in primis riguardo il gusto e gli elementi che sono utilizzati.

Pizza lovers: fritta, al taglio, gourmet

La pizza è un piatto perfetto, in grado di mettere d’accordo tutti, infatti sono disponibili anche le senza glutine e integrali. Per i più golosi invece abbiamo la famosa fritta o le diverse gourmet.
Gli italiani consumano circa 1 miliardo e mezzo di pizza l’anno, ne vengono prodotte circa 135 milioni ogni mese, considerando anche le pizze surgelate. Se al Nord le preferite sono la Margherita, la prosciutto e funghi, fino alla variante con il gorgonzola e alla capricciosa. Al Sud la favorita è la Margherita, con la mozzarella di bufala, seguita dalla marinara semplice, o con l’aggiunta di acciughe.
Gli americani invece, sono considerati dei veri e propri consumatori serialidi, in quanto il numero di pizze consumate all’anno è di circa 3 miliardi. Circa quindi 10 chili a testa, la più amata è la famosissima Pepperoni, con salame piccante, accompagnata dalla tanto criticata variante con l’ananas.

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