La preside dell’Istituto Comprensivo 3 di Francavilla Fontana ha imposto delle nuove regole per quanto riguarda l’uniforme degli studenti delle scuole elementari e medie
Quest’anno, la preside dell’Istituto Comprensivo 3 di Francavilla Fontana (Brindisi) ha deciso la nuova uniforme degli studenti e dress code per i suoi studenti: gonna blu per le studentesse e cravatta per gli studenti.
Durante un incontro con le classi prime, sono state date le indicazioni sulle uniformi da indossare, mostrando anche la tenuta invernale.
I colori che sono stati scelti sono il bianco e il blu, sia per i maschi che per le femmine, ma quest’ultime dovranno indossare la gonna, mentre i bambini la camicia e la cravatta con lo stemma della scuola. Proprio come nei collegi.
I costi
Quanto costa questo “outfit”? 35 euro, più 20 euro per il maglioncino invernale.
Senza contare il fatto che bisogna acquistare due tenute: estiva e invernale.
I genitori hanno sottolineato, gli studenti avranno bisogno di almeno un cambio, per assicurarsi di avere sempre l’uniforme a posto.
Una spesa, quindi, di circa 100 euro, non alla portata di tutti che incrementa di non poco le spese delle famiglie; specialmente se si ha più di un figlio nello stesso istituto.
Le proteste
Questa decisione non è piaciuta affatto ai genitori, i quali non hanno esitato a scrivere una lettera di protesta alla dirigente, Adelaide D’Amelia, e hanno anche informato l’assessore comunale all’Istruzione alle Pari Opportunità, Sergio Tatarano.
“È qualcosa di davvero anacronistico – ha protestato la referente dei genitori – totalmente opposta all’educazione che intendiamo dare ai nostri figli, in merito alla parità di genere e di accesso al luogo scolastico”.
Le proteste si sono incentrate, specialmente, sui costi eccessivi di questa scelta “di stile”: 35 euro– senza contare il maglioncino invernale – contro i 10 euro del grembiule tradizionale, che non conosce stagioni.
Alcune mamme hanno protestato, per la scomodità delle gonne proposte per le studentesse e per l’uniforme degli studenti.
Non è un capo particolarmente comodo, se si pensa che bisogna indossarla per almeno sei ore, e che bisogna indossarlo assieme ai collant, che non si prestano molto a durare nel tempo.
Le parole della preside
La dirigente aveva già confermato la sua decisione alle famiglie l’11 settembre, quando ha dichiarato:
“Non convengo sulla pluralità di svantaggi nell’indossare la divisa” ha scritto. “La divisa femminile comprende i collant, ma essi non saranno calzati dal 24 settembre, bensì solo quando la bambina e l’alunna avranno freddo”. Ha poi dichiarato: “I costi delle divise saranno ammortizzati nel medio periodo, perché la gonna è lunga fino al ginocchio e ha l’elastico regolabile”.
Quando l’assessore Tatarano, recependo le richieste dei genitori, ha chiesto alla preside di fare un passio indietro (perché andrebbe anche contro il progetto dell’amministrazione comunale contro gli stereotipi di genere), la preside ha affermato:
“L’uguaglianza formale e sostanziale tra le bambine e i bambini lascerà apprendere, anche attraverso la gonna indossata a scuola, che il corpo femminile richiede profondo rispetto ed ossequio della sua dignità e personalità”.
Questa risposta non ha convinto i genitori, che andranno a protestare contro le uniformi giovedì dalle 17 alle 19, di fronte all’entrata della scuola.
Le parole dei politici
Il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha dichiarato: “Parrebbe uno scherzo ma purtroppo è tutto vero”. Ha inoltre ricordato che uguaglianza significa “dare a tutti le stesse possibilità, non uniformare, peraltro con una incredibile serie di stereotipi di genere”.
Per il vicepresidente della Commissione Cultura di Montecitorio si tratta di un’idea “anacronistica e retrograda, dannosa per gli studenti, le studentesse e per l’idea di società che promuove”.
Fratoianni ha affermato sulle funzioni della scuola:
“Deve educare alla differenza, alla libertà e al rispetto dell’altro. Mi auguro che la preside torni sui suoi passi, altrimenti qualcuno, a cominciare dal ministero dell’Istruzione, le spieghi che così non si può fare. Queste idee restino nel passato, dove le abbiamo lasciate”.
E per te? Uniforme sì o no?
Fonti:
https://bari.repubblica.it/cronaca/2020/09/15/news/divisa_scuola-267392584/