Fino ad ora la Bulgaria avrebbe venduto armi e munizioni all’Ucraina per un valore complessivo di più di 1 miliardo di euro
La Repubblica Popolare di Bulgaria (Narodna Republika Bălgarija) è esistita dal 1946 al 1990, un lungo periodo durante il quale Sofia ha saputo ritagliarsi una fetta importante del mercato mondiale di armi, grazie alla produzione di armi sovietiche.
Da quel lontano periodo ad oggi, infatti, i produttori di armi bulgare hanno saputo trarre cospicui guadagni dai conflitti che vedono coinvolti i paesi che storicamente hanno basato il proprio armamento sulla produzione dell’ex blocco sovietico. Ultimo cliente, in ordine di tempo, è Kiev a causa della guerra scatenata dalla Russia.
Il sostegno della Bulgaria all’Ucraina
Dagli ultimi dati resi pubblici sembra che Sofia abbia venduto armi e munizioni per più di un miliardo di euro. Armamenti di alta qualità che hanno permesso di raddoppiare i guadagni in poco tempo.
Una faccenda che sta però spaccando l’opinione pubblica della Bulgaria. Quest’ultima ha una parte cospicua di popolazione filorussa tanto che Sofia e Budapest sono gli unici due membri della NATO ad avere ufficialmente rifiutato di appoggiare militarmente l’Ucraina.
La vendita delle armi, vista la situazione, sta avvenendo indirettamente: aziende private inviano le armi in Romania e Polonia, da dove poi sono trasferite a Kiev. Per eludere i controlli russi, gli armamenti sono trasportati anche su camion refrigerati, per farli passare come prodotti alimentari.

Un aiuto di grande importanza
Sofia sta rappresentando un sostegno notevole allo sforzo bellico di Kiev. Basti pensare, a titolo di esempio, che recentemente volontari della Legione Straniera voluta dal presidente ucraino Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj hanno pubblicizzato l’estrema efficacia di sbarramento da parte dei lanciagranate anticarro di fabbricazione bulgara.
Aiuti che risultano ancora insufficienti secondo i partiti filo occidentali bulgari che vorrebbero passare alla vendita anche dei Su-25 e MiG-29 di epoca sovietica. I bulgari potrebbero così dare armi obsolete agli ucraini e al contempo modernizzare le loro forze armate, sempre con il sostegno USA.