Relais Blu di Annarumma, Lorelei di Sicignano e Re Santi e Leoni di Salomone si aggiudicano un posto nella guida Michelin 2020/2021 come migliori ristoranti d’Italia
Guida Michelin 2020: la stella Michelin è un riconoscimento fondamentale per chi opera nel campo della ristorazione. Entrare nel libretto ideato dai fratelli André ed Édouard Michelin significa far parte delle strutture più eccezionali e più visibili al mondo.
Quando gli imprenditori di pneumatici Andre ed Edouard, alla fine del 1800, si impegnarono per riprodurre un libretto che potesse dispensare ai viaggiatori consigli sui ristoranti da visitare, non pensarono che sarebbe stato poi così longevo e avrebbe avuto tanto riverbero nel corso degli anni. Eppure oggi nel 2020, annunciare chi è finito su quella guida, resta uno degli eventi più attesi dell’anno.
Premiazione 25 novembre
Il 25 novembre sono stati segnalati i ristoranti che hanno ottenuto una stella per la prima volta, che l’hanno riconfermata o che ne hanno aggiunte delle altre, per un massimo di tre. Ogni stella suggerisce una esperienza culinaria sublime, che coniuga l’eleganza e la raffinatezza degli ambienti con le nuove proposte di gusto e l’impegno dei proprietari, degli chef, dei maître e dei sommelier.
Guida Michelin 2020. I nuovi ristoranti stellati della provincia di Napoli
In Campania si aggiungono alla lista dei ristoranti già navigati, tre nuovi nomi. Si raggiunge così il numero consistente di quarantaquattro strutture stellate, di cui ventotto della provincia di Napoli.
Relais Blu, con lo chef Alberto Annarumma e il proprietario Salvatore Acampora, a Massa Lubrense nella splendida cornice della penisola sorrentina. Così come il Lorelei, chef Ciro Sicignano a Sorrento.
Nel cuore della provincia di Napoli, Re Santi e Leoni, con lo chef Luigi Salomone e il proprietario Lucio Giordano, per la prima volta a Nola.
L’Oscar del gusto va alle tre novità partenopee
Sono le tre novità partenopee che sono riuscite ad affermarsi nel panorama enogastronomico italiano ed internazionale, attraverso una cucina di qualità e un retroterra di tradizioni napoletane conservato e rivisitato, oltre che progetti mirati di gusto e bellezza. A loro va l’Oscar della cucina 2020, con la menzione speciale di aver ottenuto un riconoscimento tanto prestigioso in un tempo difficile per la ristorazione e il turismo.
Che questo piccolo trionfo possa essere monito per fare ancora meglio e per non restare mai impantanati in accostamenti di sapore ed eleganza già sondati. Sperimentare, proporre, innovare restino i capisaldi di una delle più grandi forme d’arte della storia: la cucina.
Relais Blu, Lorelei, Re Santi e Leoni…
Non si sarebbero forse mai aspettati di finire su quella guida ideata alla fine del 1800. Eppure, oggi, ci sono ed è già un successo enorme.