Nel 2021 si è letto di più: ma quali sono stati i libri più venduti?
Secondo i dati Istat, nel 2021, è aumentato il numero di lettori.
Siccome gran parte dell’anno da poco passato è stata trascorsa tra le mura domestiche, si è sentita più forte l’esigenza di ricorrere alla lettura.
I libri hanno il potere di portarci in un altro mondo, di stimolare la nostra fantasia e, soprattutto, di farci prendere una pausa dalla nostra vita.
In piena pandemia globale, costretti dal lockdown a restare in casa, sicuramente leggere ha risposto e ancora oggi risponde, a molte nostre esigenze.
La domanda, a questo punto è: quali sono stati i libri più venduti nel 2021?
Il sito https://www.mam-e.it/ ha stilato una classifica dei libri pubblicati nel 2021 e più venduti nello stesso anno.
Alessandro D’Avenia con “L’appello”
Romanzo, molto apprezzato, il cui protagonista è Omero Romeo.
La storia è quella di un uomo divenuto cieco, che viene assunto come supplente e si trova a dover insegnare in una classe ritenuta “difficile”.
Il romanzo affronta il tema del rapporto tra “professore” e “alunno”.
Pone l’attenzione sull’importanza dell’andar oltre i ruoli e ricordarsi dell’essere umano prima di tutto.
Omero Romeo riesce, nonostante il velo nero che gli impedisce di guardare il viso dei suoi alunni, a saper scovare l’anima di tutti i ragazzi della classe.
Un romanzo che dimostra come, insegnante e alunno, insegnino e imparino a vicenda.
Bruno Vespa “Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)”
L’autore mette a confronto la dittatura di Mussolini e quella del “Signor Covid”.
Ci troviamo di fronte a due momenti storici, che hanno avuto il medesimo effetto: privazione della libertà.
Nel primo caso, c’è un’Italia che chiude gli occhi davanti agli orrori della dittatura mussoliniana, facendosi abbindolare dalla propaganda ferrata; che ricordava ai cittadini le opere urbanistiche e le iniziative sociali promosse, nascondendo la polvere sotto il tappeto o, per essere più precisi, il sangue.
Allo scoppio della pandemia, invece, l’Italia odia il virus e con una diligenza invidiabile, si serra in casa con la speranza di distruggerlo. Dopo la primavera scorsa, la stanchezza generale e la disillusione portano i cittadini ad affrontare, in maniera totalmente diversa, la stagione estiva e quella e autunnale, dando nuovamente spazio all’incubo covid.
Bruno Vespa, inoltre, passa in rassegna le personalità più autorevoli e determinanti di entrambi i periodi storici.
Ken Follet con “Fu sera e fu mattina”
30 anni dopo la pubblicazione del capolavoro “I Pilastri della Terra”, l’autore ritorna con un prequel.
Ken Follet ci racconta gli avvenimenti che si susseguono a partire dal 997, nella già celebre cittadina di Kringsbridge. Fino ad arrivare a ciò che è raccontato nel suo romanzo più famoso.
Un racconto imperdibile, per i lettori appassionati già alla saga, o per chi desidera iniziarla.
Barack Obama con “Una terra promessa”
L’ex presidente degli Stati Uniti d’America, racconta la sua vita nei minimi dettagli.
Descrive la sua formazione, ed espone i limiti e i vantaggi del potere.
Barack Obama ci rende partecipi di molti aspetti della sua esistenza, facendoci comprendere, nei limiti del possibile, quanto l’esperienza presidenziale abbia influenzato e cambiato tutta la sua vita, a partire proprio dal rapporto con la sua famiglia.
Isabelle Allende con “Donne dell’anima mia”
La scrittrice è, come sempre, una garanzia.
Racconta come il femminismo e il senso di ribellione abbiano caratterizzato la sua infanzia, la sua adolescenza fino ad arrivare ad oggi.
“Non esagero quando dico che sono femminista dai tempi dell’asilo“.
Isabelle Allende, si mette ancora più a nudo, dimostrando quanto sia orgogliosa di essere donna e, contemporaneamente, quanto questo mondo ci costringa a lottare contro pregiudizi e sessismo radicato.
Zerocalcare con “A Babbo morto. Una storia di Natale”
Un misto tra favola e fumetto, una storia che stravolge la nostra immagine fiabesca di Babbo Natale, elfi e giocattoli fabbricati.
Vi siete mai chiesti: in che condizione lavorino gli elfi?
E, se anche i minatori delle miniere di carbone di Babbo Natale, scioperassero?
Con questa storia, troverete le risposte che cercate.
J. K. Rowling con “Ickabog”
La celebre scrittrice della saga di Harry Potter, scrive una fiaba divertente e avvincente.
La leggenda dell’esistenza del temibile Ickabog, sconvolge la popolazione.
Due ragazzi coraggiosi, con la forza della loro amicizia, ci dimostrano cosa significa, cercare di contrastare gli ostacoli per riuscire a trionfare.
Alberto Angela con “L’ultimo giorno di Roma. La trilogia di Nerone Vol. 1”
Con questo romanzo, veniamo trasportati a Roma all’epoca di Nerone.
Il 18 luglio del 64 d.C, le fiamme avvolgono la città.
L’evento sconvolgente, viene ricordato ancora oggi con il nome di Grande Incendio.
Alberto Angela ci descrive una città ignara di ciò che sta per accaderle, e di come fosse prima che ne rimanesse solo cenere.
Donato Carrisi pubblica con “Io sono l’abisso”
L’autore scrive un thriller ricco di suspence.
La storia di un “uomo che pulisce”, con dei segreti inconfessabili e del suo incontro con una ragazzina dai capelli viola. Un incontro che segna la vita dell’uomo, una donna che lo cerca, un’ombra in un lago, un uomo dietro una porta verde; tutti elementi che si intrecciano nella storia e lasciano con il fiato sospeso.
Alessandro Barbero con “Dante”
Lo storico, ci racconta un Dante inedito.
Tra le pagine del romanzo, impariamo a conoscere non il Sommo Poeta, bensì un adolescente innamorato, un uomo esiliato.
L’autore ci regala un ritratto di un uomo il cui nome è famoso in tutto il mondo, con una prospettiva diversa, attenta prima di ogni cosa all’essere umano.
Roberto Saviano con “Gridalo”
La parola chiave del romanzo è giustizia.
Il famoso autore di Gomorra, ci racconta molteplici storie di uomini e donne, alcune conosciute e altre meno.
Tutte storie accomunate dal coraggio di chiedere giustizia, dalla forza di lottare per ottenerla e l’accanimento che sempre segue chi si espone.
Un romanzo che ha l’ambizione di aprire gli occhi.