Abbiamo fatto due chiacchiere con ilMenestrelloh

intervista al Menstrelloh

387mila follower, intervista a ilMenestrelloh nome d’arte di Marco Marfella, è tra i digital creator e web star più seguiti in Italia, noi di Ambasciator gli abbiamo fatto qualche domanda

A tutti i social addicted (e non solo) sarà capitato almeno una volta di imbattersi in uno dei suoi divertentissimi post, tra meme, aforismi, concept stravaganti e video sarcastici, che si distinguono per l’inconfondibile stile sagace, provocatorio ed ironico.

Classe ’92 e già una carriera televisiva alle spalle: ricordiamo il suo format Happysodi per 361 Magazine.
La sua partecipazione a Casa Sanremo, Casa Signorini e al Vip Champion. Attività social per l’isola dei famosi, la social Factor di X Factor. L’abbiamo visto anche nelle vesti di conduttore di “The Voice of radio 2” su RaiRadio 2 con Stefano De Martino e Andrea Delogu. Vince un’ edizione di Maria Express e di recente partecipa al Gf Vip Party su Mediaset Extra.

Noi abbiamo fatto due chiacchiere con lui, il tutto ha avuto inizio con una “menedizione”; il resto lo lascio a voi…

Ciao Mene, come va? prima di cominciare “Menedici” quest’intervista e il giornale?

Ciao Valeria, tutto male grazie! Vi “menedico” assolutamente, anche se il protocollo è chiaro, mi raccomando: “like+commento”

387mila follower sono tanti, perché la gente ti segue?

Bhe, si sono tanti, ma certamente merito di più! Perchè mi seguono?! Non lo so dimmelo tu! Credo perché faccio intrattenimento; spesso mi dicono che faccio divertire, quando hanno delle brutte giornate guardano le mie storie e si sentono meglio. Poi c’è tutto il lato inerente all’informazione, sempre sul pezzo e sempre aggiornata!

L’età media dei tuoi follower?

Secondo le statistiche dai 18 ai 34, ma talvolta mi contattano anche persone più adulte, come le mamme.

Convinci una 50enne a seguire la tua pagina

“Signora mi segua, non se ne pentirà e mi diffonda anche alle sue amiche”!

Quanto di Marco c’è ne ilMenestrelloh?

Domanda molto Marzulliana! Che dire, c’è tanto di Marco ne ilMenestrelloh, sono sempre me stesso. Inevitabilmente alcune cose si accentuano, altre vengono più nascoste. Decido io cosa mostrare, magari i lati più profondi di me o la mia vita privata non la mostro molto spesso, un po’ come Smeagol e Gollum nel Signore Degli Anelli.

Ti svegli la mattina e inizia la tua “web routine” cosa fai?

In realtà non mi sveglio la mattina, direi quasi di pomeriggio perché la notte sono più creativo. Creo contenuti per i giorni successivi, faccio molte ricerche, sono più attivo di notte. Poi, una volta svegliato (di pomeriggio) inizia la mia “web routine”, mi collego e inizio a postare quello che ho preparato la notte prima, poi altre cose vengono spontanee durante il giorno, dipende anche da cosa succede, con gli articoli bisogna essere sempre aggiornati, sempre sul pezzo!

Tu ti poni un po’ come intermediario tra il mondo social e quello della tv, ti piace commentare programmi televisivi, quanto pensi influiscano i social sul successo di uno show televisivo?

Molto bella questa domanda, complimenti! Commentare i programmi tv è una parte di quello che faccio, mi diverte, anche se a volte esporsi può diventare pericoloso. Certo è che ormai tv e web sono strettamente collegati, infatti nei vari programmi televisivi spesso vengono mostrati i commenti del web su determinate situazioni. Ogni programma ha il suo hashtag sul quale twittare e commentare. Credo che i social aiutino a svecchiare la tv e talvolta influiscono anche sul successo di una trasmissione, perché molte cose che diventano virali sul web, incuriosiscono una parte degli utenti che saranno portati a seguire quel programma.

Maria De Filippi o Barbara D’Urso?

Sono due grandi professioniste della tv, le regine di Canale 5. Nutro tanta stima per loro, hanno successo da tantissimi anni, ed è proprio qui la difficoltà, sono capaci di ripetersi anno dopo anno. Ho avuto l’onore di conoscerle entrambe, ma sono più legato a Queen Mary, Maria De Filippi è sempre la queen.

C’è rivalità nel mondo del web? Intervista a ilMenestrelloh “social”

Si c’è una rivalità, spesso velata, e non mi piace molto questa cosa. Mi piacerebbe ci fosse più collaborazione sul web.

Perché al tuo merchandising è legata la frase “E sciem vann annanz” (gli scemi vanno avanti) ha forse a che fare con la storia della fatidica “spunta blu”?

Spesso sforno dei tormentoni e tra questi c’è proprio “ESVA” l’acromico di “e sciem vann annanz”. ESVA è un concetto che vuole essere una forma di protesta verso le tante persone incapaci, spesso ignoranti o prive di talento, che hanno successo sul web o in tv. Mi auguro che ci sia più meritocrazia in questo campo, invece vediamo spesso personaggi inutili avere un inspiegabile successo. La spunta blu è un tasto dolente, ormai solo io non ce l’ho, a questo punto attendo quella gold!

Un tuo post “passato alla storia”

Ce ne sono tanti, ma visto che siamo all’anniversario (auguri a noi) di questo anno di lockdown, direi la canzone-parodia “Le bimbe di conte” con Lorenzo Baglioni. Ha avuto un grande successo, è stata condivisa anche da molti artisti, è sempre attuale, anche senza Conte siamo di nuovo punto e da capo.

Non pensi che i social da strumenti di diffusione, rischiano di diventare contenitori di modelli identitari, spesso distanti dalla realtà, ai quali tentiamo di uniformarci?

Difficile questa, molto profonda! É una riflessione che ho già fatto, vorrei fare un post un giorno su questo argomento. Questo rischio c’è! Siamo portati a pensare che la vita degli altri sia migliore della nostra e che noi siamo dei falliti.
I social non sono lo specchio della realtà. Nei momenti in cui sei più fragile, vedere persone che sono apparentemente perfette, senza un difetto, con vite (all’apparenza) perfette, ti fa sentire inadeguato e inadatto. Non dico che dovremmo tutti pubblicare foto in cui siamo brutti o mentre facciamo cose noiose, però quando siamo più fragili, dovremmo sempre ricordare che i social sono ben distanti dalla realtà. Qui si indossa una maschera, le persone vere si contano sulle dita di una mano (monca). Io preferisco essere vero, ma purtroppo… ESVA!

Mene, tanto per citarne una delle tue, sono piacevolmente “scioccobasita”, ma è arrivato il momento di salutarci, vuoi lasciarci con un aforisma?

Sei “scioccobasita” lo vedo! Ti devo lasciare con un aforisma? Mi piace molto questo, che considero un “evergreen”:
“VERBA VOLANT SCREENSHOT MANENT” che ne pensi, ci sta come chiusura?

La nostra Intervista a ilMenestrelloh si conclude con un grosso sorriso e con un grazie!

Photocredits: @ilmenestrelloh

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