Jean Pyerre Casagrande Silveira Correa è un calciatore del Gremio Porto Alegre nato ad Alvorada il 7 maggio del 1998

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Jean Pyerre, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nella squadra Azul Preto, fa il suo esordio nel massimo campionato brasiliano nella stagione 2018/19. Gioca 10 partite condite da 3 gol e 2 assist. 
La consacrazione arriva subito nella stagione 2019/2020.

Jean Pyerre disputato in tutto 69 gare, tra campionato regionale e Brasileirao, e chiude con un bottino personale di 14 reti e 8 assist, 10 e 6 nella massima serie.
Si tratta di un trequartista dalle grandi capacità tecniche. Agli esordi tuttavia ha mostrato una preoccupante fragilità muscolare che ne ha limitato parzialmente l’ascesa.

Lo stesso Gremio è stato tentato di cederlo a causa di questi suoi problemi fisici. Pare che però sia intervenuto lo stesso Presidente del club perché gli fosse concessa un’altra possibilità.
E Jean Pyerre non se l’è lasciata sfuggire, nonostante il gravoso fardello del dover di fatto colmare, il vuoto lasciato dalle cessioni degli eroi della Libertadores 2017, Arthur, Luan ed Everton Soares

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In questa stagione Jean Pyerre ha giocato 18 partite mettendo a segno 5 gol e 3 assist nonostante un infortunio che lo ha tenuto fuori nei mesi di ottobre e novembre

Il Gremio è stato a lungo nelle posizioni di vertice, almeno fino al match del 6 gennaio vinto 2-1 in casa contro il Bahia.
Poi c’è stata una flessione che ha definitivamente escluso il Tricolor Gaucho dalla lotta per il titolo, ma con il ritorno alla vittoria del 8 febbraio in trasferta col Botafogo, la squadra allenata da Renato Gaucho può ancora giocarsi le sue carte per qualificarsi alla prossima Copa Libertadores.

Jean Pyerre è una mezzapunta classica, capace di abbassarsi sulla linea di centrocampo per dirigere le operazioni e bravissimo anche ad imbeccare le punte con lanci lunghi.
Usa prevalentemente il piede destro col quale sembra accarezzare il pallone ogni volta che ne entra in possesso e poter fare qualunque cosa gli venga in mente.
Le sue verticalizzazioni rasoterra sono precise al millimetro, ma quello che davvero impressiona è la sua capacità di calciare con potenza e precisione pur con poco caricamento.

Potrebbe approdare presto in Europa ma se dovesse accadere, per favore, non chiedetegli di essere “meno brasiliano” come fece Giampaolo con Paquetà.

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