Tutte le sere alle 23 su Canale21 c’è l’alternativa agli aperitivi mancati e alle passeggiate sul lungomare negate dall’emergenza Coronavirus
Koprifuoco alternativo: ‘Koprifuoco’ va in onda tutte le sere.
Il programma condotto da Lino D’Angiò e da Alan De Luca, lo storico duo dello straordinario successo di Telegaribaldi, ricomposto per vivere in maniera diversa e più leggera. Il lockdown serale che interessa la Campania e tutto il resto d’Italia.
I dati della prima settimana del Koprifuoco alternativo
Già 110mila telespettatori in poco più di una settimana di programmazione, per uno show tra il serio e il faceto che il 24 ottobre ha scelto di andare in onda senza sponsor o promozioni.
Obiettivo di proporre intrattenimento
L’idea è stata del direttore di Canale 21, Polo Torino dopo aver sentito la parola coprifuoco. L’obiettivo è quello di proporre intrattenimento e comicità in un periodo in cui è difficile far ridere. A quanto pare, è stata una scommessa vinta.
La prima puntata con la diretta in collegamento dagli scontri tra i dimostranti napoletani e il giornalista Antonio Salamandra, presente tutte le sere, minacciato più volte dai manifestanti è vero e proprio regalo alla comunità che affronta con coraggio questa emergenza. Restare chiusi in casa dopo le 22 è un obbligo ed una scelta di responsabilità per proteggere se stessi e gli altri, guardare ‘Koprifuoco’ alle 23, è il modo giusto per farlo con il sorriso sulle labbra.
Le dichiarazioni di Lino D’Angiô
“Andremo avanti ogni sera – spiega Lino D’Angiò – tenendo d’occhio gli sviluppi dell’emergenza, informando i cittadini campani, ma mantenendoci fedeli al nostro stile: ironia, leggerezza, musica dal vivo il tutto con una certa eleganza”.
In ‘Koprifuoco’ chiaramente non mancheranno sketch, personaggi e risate, che sono l’ingrediente fondamentale del programma. Ma soprattutto speriamo di dare sorrisi a una comunità che anche “riunendosi virtualmente” davanti ai teleschermi, può sentirsi meno sola.
Del resto, da sempre, ridere fa bene al cuore; ma come sostiene D’Angió:
”bisogna calibrare i toni. Cercare di far ridere la gente distraendola; ma intanto evitando che ci vengano a dire: guarda questi fanno gli scemi televisione mentre fuori succede quel che succede”.
Photocredit: @canale21
ambasciator.it
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STEFANO POPOLO
CEO & Founder
Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.