Torna in libreria oggi, 4 novembre 2020 lo scrittore Matt Haig
Lo scrittore, edito in Italia dalla casa editrice edizioni e/o , torna a “confrontarsi” con i lettori su un tema delicato e lo fa con lo stile ironico che lo contraddistingue.
Ma chi è Matt Haig e di cosa “parlerà” La biblioteca di mezzanotte?
Matt Haig, scrittore e giornalista inglese, esordisce in campo letterario, ancor prima dei famosissimi “Come fermare il tempo” e “Vita su un pianeta nervoso”, nel 2005 con il “Il patto dei labrador” (uscito per la prima volta in Italia nel 2019).
Ciò che lo ha reso famoso, letto in varie parti del mondo e “acclamato” dalla critica, sono stati infatti questi due titoli che vanno ad esplorare la sua personalissima battaglia contro la depressione.
Chi ha sofferto di depressione sa bene di dover trovare in sé la via d’uscita da un’interiorità che è diventata dolorosa. Sembra un circolo vizioso e in parte lo è, ma proprio per questo può essere spezzato solo prendendosi cura di sé, dedicandosi alle proprie passioni e cogliendo ogni occasione di benessere. Non si tratta di egoismo, né di un meccanismo magico o automatico. La depressione insegna, tra l’altro, che ciascuno di noi vive in un equilibrio delicatissimo tra la propria interiorità e il mondo esterno.
Matt Haig (intervista per il corriere della sera)
Quest’anno tra l’altro, è uscito anche un saggio autobiografico “Ragioni per continuare a vivere” volto proprio a scandagliare il suo personalissimo rapporto con la depressione per poter essere “utile” a chi magari si trova a dover affrontare questa battaglia.
Quindi anche La biblioteca di mezzanotte andrà ad inserirsi in questa scia?
Si potrebbe erroneamente associare Matt Haig ed i suoi scritti alla categoria “guru”, che con i loto testi possiedono “la chiave per spiegare i segreti dell’uomo e dell’universo” (in libreria se ne trovano una quantità spasmodica).
Lo scrittore invece, si pone su un piano completamente diverso.
Non pretende di insegnare ponendosi “in cattedra”, ma offre in maniera semplice, leggera e con non poca ironia, quella che è la sua esperienza.
Lo fa inserendo quel mostro che è la depressione in tutti i suoi lavori: che questi siano inseriti nella saggistica o nel fantasy, nella letteratura per ragazzi o nella narrativa.
La biblioteca di mezzanotte ad esempio è una storia con delle premesse accattivanti
Ancora una volta, lo scrittore pesca una domanda di una semplicità disarmante, che potrebbe aprire un vero e proprio baratro nel cuore dei lettori: se non avessi scelto di… che piega avrebbe preso la mia vita?
Questa è infatti la storia di Nora Seed, una donna che si sente fallita, una delusione per se stessa e coloro che ama, che non sente nulla se non il vuoto e che decide di farla finita nell’ “ora delle streghe”.
Ma la vita come la morte, ha regole tutte sue e Nora finisce in un luogo di mezzo: la biblioteca.
Le verrà offerta la possibilità di “rimediare agli errori” e ripercorrere tutti i “bivi” della sua vita, “correggendo”, ogni volta che lo ritiene opportuno, tutte quelle scelte che secondo lei l’hanno condotta al fatidico out.
Riuscirà Nora, prima che scada il tempo, a rispondere finalmente al quesito fondamentale:
Come si può vivere al meglio la propria vita?