La Lega si astiene all’odg di Fratelli d’Italia sul coprifuoco

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La Lega si astiene all’odg sul coprifuoco proposto da Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia si aggrega alla decisione della Lega. Il blocco di centrodestra è, da inizio pandemia e a parole, scettico verso le limitazioni imposte – dal Governo Conte prima e quello Draghi poi – per salvaguardare la salute pubblica.

Restrizioni per le attività, mobilità, mascherine e, in ultimo, il coprifuoco alle 22 – confermato dal cdm lo scorso 21 Aprile. Su quest’ultimo punto, il blocco composto da FI, Lega e FDI si dice contrario al mantenimento della norma.
La Lega, con Salvini portavoce, si dice contrario; FDI con Meloni agisce e propone un odg per l’abolizione, ma i suoi alleati si astengono.

La lega si astiene sul coprifuoco: scontro con Meloni

“Sono curiosa di sapere chi avrà il coraggio di sostenere in Aula l’odg di Fratelli d’Italia per abolire il coprifuoco. Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida“.

Giorgia Meloni su Facebook, il giorno prima del voto

Evidentemente nessuno, nemmeno i suoi storici alleati. Nella Camera l’odg è stato bocciato con 48 favorevoli, 233 contrari e 8 astenuti. Ciò che si evince è una pagina triste per l’ex blocco compatto della passata opposizione: il partito di Matteo Salvini, condottiero della campagna riaperture e libertà, si scopre inaffidabile anche per chi lo ha sempre sostenuto.

Proposta – inoltre – portata avanti nonostante le rassicurazioni da parte del Governo, sul fatto che la norma potrà variare da qui al 31 Luglio, in base al quadro epidemiologico. La procedura si presta, come spesso ribadito dal Viminale, sia ad un allargamento (fino alle 23) e sia ad una totale abolizione.

Una questione di incoerenti priorità

Ciò che fa riflettere, è la questione parallela del ddl Zan: gli stessi partiti che lo definiscono “una non priorità”, facendo muro continuo e rimandando ad una calendarizzazione raggiunta solo nella giornata scorsa.
La domanda sorge spontanea: le priorità in base a quali interessi vengono fatte?

Un’altra questione preoccupante è l’eccessivo camaleontismo di Matteo Salvini e della Lega. Passare dalle proteste in piazza, all’appoggio al governo fino all’astensionismo in Parlamento, è specchio di un’incoerenza non necessaria in uno dei momenti più drastici per l’Italia dal dopoguerra. A questa si aggiunge la confusione introno alla fiducia/sfiducia per il Ministro della Salute Roberto Speranza, dove anche questa volta Lega e FI isolano il partito di Giorgia Meloni.

Avere una strada chiara da percorrere in un momento delicato è estremamente fondamentale, ma nel blocco di centrodestra – tra governo ed opposizione – tutto questo sembra mancare. La nave italiana è al sicuro nelle mani di personaggi che tendono a seguire il canto delle sirene piuttosto che il vento che soffia forte?

PhotoCredit: @matteosalviniofficial

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