Da Roberto Bolaño ad Isabel Allende cinque consigli di lettura latino-americana
Leggere la letteratura cilena in Paese oramai segnato della vittoria del sì al referendum in Cile.
In un momento storico così delicato, complesso, nel quale altri paesi continuano a lottare per la democrazia ed i propri diritti (Hong Kong per citarne uno), questa notizia fa ben sperare.
Considerata una delle patrie della poesia, il Cile ha arricchito la letteratura mondiale grazie a penne del calibro di Bolaño, Sepúlveda (scomparso recentemente), Allende, Neruda e tanti altri.
Dalla poesia alla narrativa, la letteratura cilena riserva grandissime ed appassionanti letture.
Ad un anno della scomparsa di Sepúlveda, riconosciuto a livello internazionale, della produzione letteraria dello scrittore cileno si consigliano quasi sempre i suoi romanzi per la letteratura d’infanzia.
Poco conosciuta, invece, è la sua produzione nella narrativa per adulti.
In particolare, edito Guanda, un’uscita relativamente recente è Il mondo alla fine del mondo.
Il lettore si troverà immerso in una storia il cui protagonista è un giornalista cileno esule, per motivi politici, dal suo paese, intento a seguire un caso che vede protagonista una nave officina giapponese, la Nishin Maru, capitanata da Tanifuji.
La trama vede poi coinvolti tutta una serie di personaggi tra cui una ragazza attivista di Greenpeace e la storia si apre con un messaggio angosciante che un’agenzia giornalistica di Amburgo, legata a Greenpeace, riceve il 16 giugno del 1988 (anno in cui si svolgono le vicende).
Da un’avventura per lettori che amano le sfide difficili ad una storia d’amore che “trascende il tempo e lo spazio”: L’amante giapponese di Isabel Allende.
La scrittrice cilena che, dopo il golpe di Pinochet, si è stabilita negli Stati Uniti, è amatissima ed apprezzata in tutto il mondo.
Il romanzo L’amante giapponese, edito Feltrinelli, racconta la storia d’amore incredibile di Alma Belasco ed Ichimei, un giardiniere giapponese.
Se all’apparenza la struttura narrativa può risultare banale, la storia riserva continue soprese ed inaspettate rivelazioni.
Le vicende coprono un arco narrativo che va dalla Polonia della Seconda guerra mondiale alla San Francisco dei giorni nostri, passando per la saggezza e la delicatezza della filosofia di pensiero giapponese.
Nell’ora più buia della notte, l’ora misteriosa in cui il tempo si assottiglia, quando scorre il velo che separa questo mondo dal mondo degli spiriti, giunse finalmente il visitatore che Alma stava attendendo.
L’amante giapponese di Isabel Allende
Altra scrittrice affermata ma molto meno conosciuta della Allende è Marcela Serrano.
Il suo romanzo Dieci donne, edito Feltrinelli, è una raccolta di storie di personaggi femminili, diverse per nazionalità, stile di vita, età e religione, ma tutte accomunate dall’essere pazienti della psicoterapeuta Natasha.
…le matte, ecco che arrivano le matte, avranno detto i giardinieri che lavorano qui, spiandole da dietro gli alberi
Dieci donne di Marcela Serrano
A fare da sfondo alla trama principale del romanzo, che riguarda una prova umana che dovrà fronteggiare proprio Natasha, vi è la storia del Cile.
Seppur accennata, infatti, essa è eco e rimando continuo, voce sussurrata all’interno delle voci delle protagoniste che, come le onde del mare, si infrangono contro gli scogli della sofferenza per ritrarsi nell’immensità della vita che “deve continuare”.
Ed è di vita e d’amore che si “parla” nella raccolta di poesie del premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda.
Perchè l’amore, mentre la vita ci incalza, è semplicemente un’onda alta tra le onde
Poesie d’amore e di vita di Pablo Neruda
Edito Guanda, Poesie d’amore e di vita, è una raccolta che poco si consiglia quando si parla di questo “mostro sacro” della letteratura mondiale.
Una delle cose più difficili da fare, infatti, è descrivere e poi consigliare raccolte di poesie.
In questo caso, se si è “vergini” alla scrittura di Neruda, questa raccolta potrebbe essere un ottimo primo approccio alla sua penna.
In particolare, questa edizione di Guanda, porta il testo originale a fronte, ha una ottima traduzione italiana e soprattutto una introduzione che non lascerà mai “solo il lettore”.
Il viaggio del lettore all’interno della letteratura cilena, non può concludersi senza aver recuperato la produzione letteraria di un grandissimo autore cileno: Bolaño.
In particolare, oltre alla raccolta di racconti 2666, è con Notturno cileno che lo scrittore esibisce il meglio della sua prosa.
Edito Adelphi, Notturno cileno, narra di un uomo che in una notte di delirio, vicinissimo ormai alla morte, decide di ripercorrere tutta la sua vita.
Il personaggio principale delle vicende del romanzo di Bolaño, è un uomo dal passato caratterizzato dall’essere stato un sacerdote membro dell’Opus Dei, da un presente che lo vede poeta e critico letterario ad un futuro inesistente in quanto appunto vicino alla fine.
Come per i precedenti romanzi citati, anche in questo caso il lettore percepirà l’ombra della storia del Cile ed in particolare eventi legati al Cile di Pinochet.
Un Cile che Bolaño non ha mai smesso di amare ed odiare con lo stesso inarrestabile furore.