La famiglia del piano di sopra è il capolavoro giallo, da poco uscito in Italia, dell’autrice britannica Lisa Jewell, che ci ha svelato cosa l’ha ispirata a scrivere una trama così inquietante
Questa è la storia più inquietante che leggerete oggi: una setta di persone strane, 3 suicidi, 4 scomparsi e un segreto intrappolato dietro le finestre della villa a Cheyne Walk, Chelsea. La scrittrice britannica Lisa Jewell, definita come la nuova regina del giallo inglese, ha cucito la storia di tre protagonisti, che a turno prendono parola nel susseguirsi dei capitoli; una tecnica minuziosa, che se da un lato permette ai lettori di conoscere i personaggi molto da vicino, dall’altro confonde al punto tale che diventa impossibile fidarsi di ciò che si legge. Libby, Henry e Lucy sono legati da un passato a cui proprio non possono sfuggire e con il quale, più prima che poi, dovranno fare i conti.
Libby
Appena compiuti 25 anni, Libby eredita la villa di Cheyne Walk dei suoi genitori biologici mai conosciuti. Nonostante sia l’ultima figlia, nessuno dei fratelli più grandi si è mai presentato prima di lei e quindi ecco come nel giro di un giorno, Libby, da venditrice di cucine di lusso presso uno showroom e da sognatrice di una vita più agiata, scopre di essere diventata milionaria. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse che, 25 anni prima, i suoi veri genitori vennero trovati morti a fianco al corpo di uno sconosciuto di nome David Thomsen, tutti e tre vestiti con un saio nero.
“La nostra bimba si chiama Serenity Lamb e ha dieci mesi. Affidatela a gente perbene”. Questo, l’ultimo messaggio scritto prima di avvelenarsi.
Che cosa è successo ai genitori in quella casa, e chi è Serenity Lamb?
Lucy
Lucy è una violinista di strada, ma con il violino rotto e senza soldi per pagarne la riparazione, dorme per strada con i suoi due figli, Marco e Stella, nati da due padri diversi. Il primo dei due, Micheal, scatena ancora in Lucy un misto tra tachicardia e nausea; è un uomo ricco, ma con un lato oscuro: ama punire le donne che non si comportano come lui vorrebbe; è per questo che tempo prima Lucy decise di lasciarlo, portando Marco con sé. Ora, però, è costretta a tornare da lui, in quella casa che le ricorda gli schiaffi presi e le urla soffocate, per chiedergli un favore molto grande che avrà un prezzo altissimo.
Henry
Lisa Jewell dà solo ad Henry la possibilità di raccontarsi in prima persona. È grazie al ricordo della sua infanzia in quella villa se i lettori sono in grado di ricostruire, capitolo dopo capitolo, il modo sempre più bizzarro e claustrofobico di vivere durante quegli anni. Era il 1990 quando David Thomsen, un perfetto sconosciuto che si impossessò dell’abitazione, stilò una lista di divieti che tutti dovevano rispettare; nessuno vi si oppose, nemmeno il padre di Henry, il vero padrone di casa.
È VIETATO:
– tagliarsi i capelli SENZA L’AUTORIZZAZIONE di David
– uscire SENZA L’AUTORIZZAZIONE di David
– fare uso di prodotti ricavati da animali, tessuti colorati artificialmente, prodotti farmaceutici e chimici
– alzare la voce
– usare qualsiasi forma di riscaldamento
– correre
– chiudere le porte a chiave
Ma come erano arrivati a diventare prigionieri in casa loro?
Questo non ve lo sveliamo e arriviamo dritti al punto in cui l’equilibrio malato che governava la casa cominciò a spezzarsi:
Tu non sei un guru, caro mio David Thomsen. Non sei né un filantropo, né un uomo spirituale. Tu sei un criminale. Sei venuto a stare qui e hai saccheggiato la casa, sei privo di qualsiasi compassione. Se avessi anche soltanto un minimo di compassione […] saresti oppresso anche tu per l’infelicità di noi tutti.
Non anticiperemo come finirà il romanzo, ma una cosa è certa: è dalla rabbia che nascono le vendette più crude.
Ma chi sarà il vero criminale, chi uccide o chi vuole salvarsi veramente a tutti i costi?
E quel suicidio collettivo di 25 anni fa, fu davvero un suicidio?
Lisa Jewell, da dove arriva l’ispirazione per una trama così originale?
Troppe domande, anche per chi ha già letto il libro, il cui finale fa intendere un possibile continuo, che presto arriverà. Come abbiamo già fatto in precedenza, noi di Ambasciator abbiamo deciso di contattare l’autrice britannica per chiederle: “Ma da dove ha preso l’ispirazione per una trama così originale senza precedenti?”
Ecco cosa ci ha risposto:
In short, the whole book was inspired by a woman I saw on holiday in Nice in 2017 smuggling her children into a private beach club shower block. She became Lucy and the whole story started with her.
In breve, tutto il libro è stato ispirato da una donna che vidi in vacanza a Nizza nel 2017: stava spingendo furtivamente i suoi figli in una doccia di un beach club privato. Quella donna è diventata Lucy e così tutta la storia è cominciata con lei.
16 Cheyne Walk, SW3. Libby, 25 anni, entra nella casa ereditata dai suoi genitori. Improvvisamente sente qualcuno tossire. Chi c’è al piano di sopra?