L’odierna domenica nel tempo delle limitazioni
L’ingresso in Gerusalemme – secondo il Cristianesimo – fu salutato da una folla esultante che accoglieva Gesù agitando rami di palma. Chiunque non ne fosse provvisto, se ne procurò, salendo sugli alberi tagliandone interi rami.
Chissà, se nel contesto di allora, il figlio di Davide, in sella all’asino, poteva prevedere in quale situazione si saremmo trovati oggi.
L’evoluzione del “Genius loci”
Dallo scalare gli alberi, per procurarsi i rami e partecipare all’osanna di Colui che arrivava nel nome del Signore, al provvedere, in maniera surrettizia, al rifornimento di ramoscelli d’ulivo. È solo l’inizio, per arginare la mancanza di tutte le funzioni previste nella liturgia della Settimana Santa.
La “genialata” di invitare qualche presule – o anche diacono – a benedire rami d’ulivo, per poi porli in vendita, non ha riscontrato positivi effetti.
Dunque, vendere le fronde in argomento agli interessati che provvederanno, in seguito, a farsele benedire è stata la deterrente azione, efficace dal punto di vista commerciale.
In sintesi, una specie di succursale – tipo quella di Totò e Peppino nella “Banda degli onesti” – adeguatamente adattata alla bisogna.
Forse che sì, forse che no
Da una rapida, e sommaria, indagine si sono attinte svariate informazioni. In alcuni casi la benedizione del “casus belli” è stata negata, in altre circostanze concessa.
Non sappiamo, ne possiamo, disquisire in merito. Non ne abbiamo le cognizioni e neppure le più elementari nozioni, per addentrarci nella complessità dell’argomento.
Tuttavia, si sono appalesate nella mente svariate occasioni in cui si è ricorso alla “Benedizione” di elementi e mezzi. Ad esempio, nuove automobili o inaugurazione di infrastrutture.
Mutatis mutandis…