La trattativa tra il club azzurro e il suo capitano avrà luogo solo al termine dell’avventura dell’Italia agli Europei
Non è tutto oro quel che luccica. Nonostante la splendida prestazione fornita da Lorenzo Insigne contro il Belgio, condita dal gol vittoria che è valso la qualificazione dell’Italia alle semifinali di Euro 2020; tiene banco in casa Napoli la “querelle” relativa al rinnovo del capitano azzurro. Ad un anno dalla scadenza del suo attuale contratto col club partenopeo, il giocatore vorrebbe restare all’ombra del Vesuvio ma non sembrerebbe disposto ad abbassare il suo stipendio, così come invece vorrebbe il patron del club azzurro, Aurelio De Laurentiis.
Ieri mattina, infatti, in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Diego Armando Maradona: Il riscatto sociale attraverso lo sport“, che si è aperta al centro commerciale Jumbo di Trentola Ducenta, De Laurentiis intervenendo in collegamento video, non ha risparmiato una stoccata decisa nei confronti dell’attaccante:
“Lorenzo sa di essere un prodotto del vivaio, il suo futuro dipende da lui. Infatti ho ripreso Santoro che scovò Insigne: avevo bisogno di uno che conoscesse il territorio. Se poi Lorenzo si è stancato del Napoli e vuole relegarsi altrove per andare in giro per l’Europa, è una sua scelta, non certo nostra”.
Del resto, già durante la conferenza stampa ufficiale della settimana scorsa, la prima dopo un lungo periodo di silenzio, il patron azzurro aveva sottolineato l’esigenza di abbassare il monte ingaggi:
“Il Napoli è passato da 30 milioni di stipendi a 150 milioni in pochi anni. E’ ovvio che bisogna innanzitutto sanare questo problema. Noi spendiamo cifre che non fatturiamo e questo va risolto. Io ho sempre potuto affrontare l’aspetto economico in maniera puntuale. Il mio obiettivo è far quadrare i conti e tornare in Champions”.
Anche in quell’occasione De Laurentiis aveva lasciato intendere come la trattativa, per il rinnovo di Insigne, fosse tutt’altro che avviata:
“Con Lorenzo non ci siamo ancora visti perché è partito per la Nazionale. Ci rivedremo alla fine dell’Europeo e ci siederemo ad un tavolo per discutere il contratto”.
Negli ultimi giorni, quindi, il presidente, con il suo stile e senza giri di parole, ha fatto capire che o Insigne si adegua al nuovo budget del Napoli, oppure è libero di andare dove meglio crede.
La discussione per il rinnovo di Insigne è appena agli albori ed entrerà nel vivo solo al termine dell’avventura dell’Italia agli Europei. Una trattativa che dovrà partire praticamente da zero.