Luciano da Certaldo sulla panca del Napoli

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Terminata la telenovela: Luciano Spalletti è il nuovo allenatore dei partenopei

Luciano Spalletti già fa notizia. Si parla di contratto corposo composto da circa cento pagine. Diritti di immagine e clausole varie, un biennale con opzione, per il terzo anno a favore della società, cifra complessiva – con bonus compresi – 3,5 milioni netti a stagione.

Finalmente il rebus è risolto, il sessantaduenne allenatore toscano è il nono inquilino della panchina napoletana, nell’era De Laurentiis.

La scelta, evidentemente, era legata al conseguimento del piazzamento a fine campionato; è innegabile che contatti reali con Allegri ci siano stati e che, vista la mancata qualificazione alla massima competizione europea, lo stesso Allegri avesse virato verso altri lidi, preferendo il ritorno in bianconero.

Luciano Spalletti arriva all’ombra del Vesuvio con una notevole esperienza. Ha guidato l’Inter, la Roma e, inoltre, in precedenza aveva condotto – dal 2009 al 2014 – i russi dello Zenit San Pietroburgo a importanti risultati.

Lo attende adesso il “Diego Armando Maradona”, con il ritorno del pubblico sugli spalti e, quindi, con il supporto di una tifoseria appassionata, ma assetata di risultati.

Molto dipenderà, indubbiamente, da quello che la proprietà gli metterà a disposizione; voci di corridoio lasciano trapelare che il nuovo mister avrebbe preteso la conferma dei big, ma – a quanto si dice lato società – qualcuno dovrà essere ceduto, per ripianare il mancato introito della fallita qualificazione. Un tesoretto di circa cinquanta milioni di euro sfumato all’ultima di campionato, causa il pareggio casalingo con gli scaligeri.

A chi toccherà? A Fabian Ruiz, a Koulibaly, al capitano Insigne? È un dilemma che troverà soluzione presto; il 15 luglio è previsto il raduno in vista del prossimo campionato e, per tale data, bisognerà consegnare al nuovo allenatore una adeguata e competitiva rosa. L’anno appena trascorso non è stato molto fortunato, ma i tifosi attendono riscatto e prestazioni ottimali. La delusione e le polemiche bruciano e sono ancora vive.

Al concittadino di Boccaccio il compito di lenire le sofferenze sportive.

Resta, tuttavia, ancora un lumicino di speranza: e se l’UEFA dovesse procedere a squalifiche eccellenti?

Il caso della Superlega non è ancora chiuso e in riva al Po – sponda Agnelli – qualche timore serpeggia.

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