Michael Bailey-Gates: la bellezza mitologica che scandalizza

Michael-Bailey-Gates

Michael Bailey-Gates: la perfetta unione tra i contrari

Un corpo nudo e sinuoso, capelli lunghi color grano, lineamenti adrogini che confondono e che affascinano, il tutto incorniciato in uno scenario che richiama l’antica Roma.
Stiamo parlando di Michael Bailey-Gates, il modello protagonista dell‘autoritratto di una campagna pubblicitaria della maison Valentino per promuovere la Roman Stud.

Lo scatto e, più in generale, la campagna celebrano l’estetica queer portando sotto gli occhi di tutti nuovi canoni estetici.
Michael raffigura così la perfetta unione tra i contrari. Maschile e femminile si fondono a tal punto da rendere invisibili i loro confini apparentemente invalicabili.
Un uomo nudo con la sua fluida sessualità infrange antichi cliché.
È bastato questo a scatenare una tempesta di commenti d’odio e intolleranza.
Le donne si sono mostrate offese da questa presunta profanazione di femminilità, gli uomini si sono mostrati scandalizzati dalla mancata virilità del modello.
Se alcune minoranze possono mostrare queste cose disgustose al mondo, il mondo può dire come si sente al riguardo”; ‘’Non dovrebbero vederla i bambini, è disgustoso’’. Questi sono alcuni dei commenti denigratori che si sono scagliati contro Michael, tanto forti da indurre il giovane modello a rendere privato il suo profilo Instagram.

Una bellezza mitologica

Non è certo nuova una campagna in cui vengono sconfitti vecchi dogmi che propongono una bellezza oggettiva.
Non è la prima volta che la moda fa da apripista per superare la cristallizzazione del concetto di identità di genere.
Così come non è nuovo il concetto di androgino.

Michael Bailey-Gates con il suo aspetto quasi divino, ricorda i protagonisti dei miti cosmogonici. Tra i più celebri c’è Il mito dell’androgino di Platone, presente nel Simposio.
Molti saranno sorpresi, ma effettivamente già nel IV secolo si parlava di terzo genere. Un genere non figlio del Sole come gli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna, che della natura di entrambi partecipa.
Un terzo genere completo, perfetto, la cui divisione generò uomini e donne deboli.

Oggi, nel XXI secolo, ciò che scandalizza non è una borsa dal discutibile gusto, ma il corpo nudo che la regge.
Qui emerge il paradosso della nostra epoca.
Tutti si sentono in diritto di esprimere il loro disprezzo, avvalendosi della tanto cara libertà di espressione. Mentre lo fanno, però, limitano e profanano la libertà di essere ed esistere di Michael.

La reazione di Pierpaolo Piccioli

Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo della maison, si è subito esposto, prendendo posizione con delle parole che servono da promemoria.

L’odio non è un’espressione, l’odio è una reazione alla paura e la paura può facilmente trasformarsi in violenza, che può essere un commento o un’aggressione a due ragazzi che si baciano in una metropolitana.
Dobbiamo opporci e condannare ogni forma di violenza, odio, discriminazione e razzismo e sono orgoglioso di usare la mia voce e il mio lavoro per farlo, ora e per sempre.
Questa foto è un autoritratto di un giovane uomo bellissimo e il male è negli occhi di chi guarda, non nel suo corpo nudo”.

Ha poi aggiunto: “stiamo assistendo ad un grande, enorme cambiamento nel genere umano. I movimenti di autocoscienza sono tutti guidati dalla stessa idea: l’evoluzione è possibile se l’uguaglianza è possibile, se è possibile l’inclusività, se i diritti umani sono difesi e la libertà di espressione è protetta e nutrita”.

La campagna di Valentino non è sconvolgente. È un invito deciso ad accarezzare la diversità.

Photocredits: @michaelbaileygates



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