Dal 21 al 27 settembre Milano è rinata con la Fashion Week 2021. Tornata in presenza dopo due anni di digitale, scopriamo insieme i momenti salienti della settimana appena conclusa
La settimana della moda italiana è, fin dalla nascita del Made in Italy, un evento di interesse mondiale. Dopo due anni di digitale la Milano Fashion Week è tornata, quest’anno, in presenza (al 97%) e con un forte spirito green e di ripresa.
A caratterizzare l’evento: 65 sfilate (42 in presenza e 23 digitali), 75 presentazioni (56 in presenza e 19 digitali) e 33 eventi (29 in presenza e 4 digitali), per un totale di 173 appuntamenti in calendario (125 in presenza e 46 digitali). Il tutto per presentare la collezione primavera/estate 2022.
Tranquilli se avete perso qualcosa, siamo qui per fare un resoconto della Milano Fashion Week 2021 insieme a voi: vediamo chi ha veramente fatto centro quest’anno.
Il debutto di Alberto Caliri da Missoni
Alberto Caliri è il nuovo direttore creativo di Missoni e ha debuttato questo settembre presentando la collezione primavera/estate 2022.
“il nuovo Missoni inizia da Missoni”
Alberto Caliri
E infatti i look in passerella si rifanno alla storia fatta da Rosita e Ottavio, alle trame e ai colori e al primo nude look presentato a Firenze nel 1967.

Cavalli rientra nelle danze
Sotto la guida di Fausto Puglisi, Cavalli torna a sfilare alla Milano Fashion Week. Il designer siciliano rielabora con rispetto il lascito di Roberto per completare la sua missione. Da meridionale è un compositore di moda che vanta le sue influenze italiane mescolandole con l’esuberanza e il rock and roll del marchio Cavalli.

Prada contemporaneamente in due continenti diversi
“Sono fortemente in disaccordo con l’idea di un ritorno alla ‘normalità’ – dobbiamo trarre una lezione da questo momento storico. Abbiamo imparato che noi, nella moda, ci confrontiamo con un mondo molto più ampio. Il rapporto con la tecnologia e l’uso che ne facciamo per mediare con l’umanità era l’ispirazione per la sfilata in cui io e Raf abbiamo presentato la nostra prima collezione insieme. Anche questa sfilata riflette quell’idea. Dopo tutto quello che è successo, come si può far finta di niente e tornare semplicemente alla normalità?”
Miuccia Prada
Il desiderio di condivisione e globalizzazione post lockdown è diventato per Miuccia e Raff Simons fondamentale. La sfilata primavera/estate 2022 di Prada è stata contemporaneamente presentata a Milano e Shanghai, attraverso il live proiettato dagli schermi era possibile vedere cosa succedesse in passerella dall’altra parte del mondo. Un modo per “tenere aperte” le frontiere del lusso, e per gridare quanto Prada sia universale.



Fendace
Il 26 settembre poco prima della chiusura della Milano Fashion Week, è andata in scena la collaborazione tra Kim Jones e Donatella Versace. Qualche rumor l’aveva anticipata, ma prima di domenica si pensava fosse solo un bluff, e invece Fendace ha colpito. Dopo GuccixBalenciaga le operazioni di marketing sulla logomania colpiscono ancora. Per gli amanti dei loghi, questo connubio tra Fendi e Versace è il paradiso.

Per chi non è affetto da logomania, sbirciamo qualche look Versace, Donatella quest’anno si è superata.

New entry
Due sono i nomi che hanno particolarmente colpito, Marco Rambaldi e Alessandro Vigilante.
Marco Rambaldi ha espresso in passerella un messaggio di attualità e realtà, di inclusione e di apertura. L’unico che ha lavorato per davvero sul casting delle sue sfilate allargando di volta in volta il suo concetto di comunità, scegliendo volti e corpi di taglie, età e background differenti che possano vestire i suoi abiti con naturalezza.

Alessandro Vigilante ha portato in scena le sue due passioni la moda e la danza, da ex ballerino, creando abiti fatti per danzare. Le modelle di Vigilante sono state scelte per la loro penetrante espressività e non secondo i soliti canoni estetici. Come aveva già fatto per Vogue Italia e Maserati, ha creato dei look che vestissero il corpo come una seconda pelle, in modo da rendere semplici e fluidi i movimenti.
La Fashion Week è quasi tornata alla sua normalità, o come ha detto Miuccia, ritornare indietro al pre-pandemia è impossibile quindi a Milano si sta guardando avanti con fierezza. Ora c’è solo da metterci comodi e sbirciare cosa succede nella settimana della moda parigina.