Napoli: apre la stazione Duomo della metropolitana firmata dallo studio d’architettura Fuksas. Una delle più belle stazioni metro del mondo
Una notizia quasi certa è quella secondo cui aprirà a luglio 2021 la stazione Dante della Linea 1 metro Napoli dopo quasi 20 anni di lavori.
Gli scavi sono iniziati a novembre del 2001. La “fermata” Dante, sita in piazza Nicola Amore (snodo importantissimo per la città), è opera della coppia d’architetti Massimiliano Fuksas e sua moglie Doriana Mandrelli.
I lavori hanno subito forti rallentamenti per i numerosi resti archeologici rinvenuti durante gli scavi.
Tra i reperti vi sono: le fondamenta di un tempo risalente al I secolo a.C, un porticato ellenistico dell’età Flavia, il Gymnasium, ed un numero imprecisato di tombe, scheletri, statue e incisioni nel marmo.
Il sito archeologico è quindi diventato parte integrante del progetto architettonico.
È stata, infatti, realizzata una struttura “cupola” in acciaio e vetro che permetta la visibilità del sito anche dal livello urbano (piano stradale).
…È stata ideata una struttura geodetica a bolle con una cornice triangolare in acciaio e vetro per far entrare la luce naturale diretta. Il vetro consente la leggibilità visiva e la continuità dall’esterno verso l’interno, conferendo anche un tocco di leggerezza al volume al centro della piazza.
Fuksas- studio d’architettura
Una Bolla di Sapone
Il materiale scelto consente di “alleggerire” la pesantezza della classicità architettonica della piazza, dando l’idea di una bolla di sapone poggiata al suolo dalla quale la luce naturale filtra illuminando l’entroterra metropolitano.
L’aggiunta architettonica della copertura vetrosa “deforma” l’asse urbano e convoglia l’attenzione sulla piazza e sul tempio. Il primo livello seminterrato – concettualmente inscritto all’interno dell’ellisse di base della “bolla” – ospita il tempio.
Fuksas- studio d’architettura
Dalle immagini rese pubbliche dallo studio d’architettura Fuksas, la fermata Duomo sarà una delle più belle stazioni metro del mondo, aggiungendosi ad altre stazioni d’arte di Napoli che il mondo ammira ed invidia (Toledo ecc).
I napoletani vedranno quindi “restituirsi” un “pezzo di città” da due decenni occupato da cantieri a cielo aperto, ma potranno godere anche di altre meraviglie.
I lavori “nelle viscere della citta”, infatti, non si fermeranno alla Linea 1. L’intenzione è quella di portare a termine, entro l’anno, tutti i progetti “in sospeso” compresa la Linea 6.
Photocredit: @https://fuksas.com