Napoli in protesta: è caos

Manifestazione a Napoli contro il presunto lockdown, la situazione però degenera e sfocia nel caos

Ieri sera, 23 ottobre, si è svolta a Napoli una protesta contro le misure che il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato di voler adottare in vista dell’aumento di casi positivi e asintomatici.

Il primo provvedimento entrato in vigore da ieri sera, è il coprifuoco alle ore 23. Centinaia di cittadini però sono andati contro questa decisione e si sono intrattenuti per le strade di Napoli, organizzando una manifestazione.

Si alla manifestazione, no alla distruzione

La manifestazione doveva essere pacifica, organizzata da coloro che non condividono la scelta di De Luca di inserire un nuovo lockdown, poiché economicamente non possono affrontarlo.
Purtroppo, a causa del primo lockdown, abbiamo risentito tutti della crisi economica, chi più e chi meno. Molti cittadini non si sentono tutelati dal governo in questa situazione, quindi la manifestazione era un modo per far sentire la voce del popolo, facendo valere diritti di famiglie e lavoratori.

Dopo una mezz’ora circa, la situazione ha iniziato a degenerare, sfociando nel caos totale. Probabilmente la maggior parte ha trovato solo un pretesto per fare casino, andando violentemente contro le forze dell’ordine e altri civili che stavano partecipando.

Far uscire fuori una rabbia repressa non permetterà di far valere i propri diritti. La manifestazione è una scelta discutibile e opinabile, ma è certo che il comportamento adottato non è stato dei migliori, pertanto è ingiustificabile.
Non sono state adottate le misure di sicurezza contro il Covid, persone senza mascherina e nessun distanziamento sociale; si è creato un assembramento che porterà solo conseguenze negative.

Napoli in protesta: la voce dei cittadini

Fortunatamente, non tutti i napoletani hanno accettato il comportamento di ieri e molti si sono dissociati da questa protesta violenta.
La situazione non doveva degenerare, con la violenza la voce non arriva più forte. Un esempio di soluzione adeguata a tutte le circostanze è stata la manifestazione svoltasi ieri a Pomigliano D’Arco.
Non tener conto del rischio di contagio tra l’altro, è anche una mancanza di rispetto nei confronti di chi, a causa di questo virus, ha perso la vita.

I cittadini napoletani, che si sono sempre comportati bene, sono stanchi di essere associati alle persone ignoranti e violente che creano un’immagine orribile di Napoli. Queste persone non ci rappresentano e non ci rappresenteranno mai.

La violenza genera violenza, non si ottiene nulla di positivo ma solo distruzione.
Se non adottiamo un minimo di buon senso, non “andrà tutto bene”.

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Ambasciator