O’ munaciello: folletto dispettoso o generoso?

munaciello

Chi era o’ munaciello, inquilino abusivo delle vecchie case napoletane?

Il munaciello è realmente esistito? Chi può dirlo. Fatto sta che la sua leggenda ha origini antichissime.

O’ munaciello, che in napoletano significa letteralmente piccolo monaco, era il folletto domestico dispettoso e generoso, amato e temuto, allegro e vendicativo, che abitava le vecchie case di Napoli.

Da coloro che sostenevano di averlo visto, addirittura di averci parlato, il munaciello veniva descritto in genere così: alto poco più di mezzo metro, tondo e panciuto ma agilissimo, vestito da frate, in testa una scazzetta, cioè uno zucchetto.

Il colore del cappello era importante, poiché indicava le intenzioni dello spiritello verso chi lo vedeva: se era rosso annunciava fortuna e ricchezza, ma se era nero erano guai!

Il munaciello era un abusivo. Si insediava senza chiedere il permesso a nessuno e si comportava come fosse a casa sua. E si sentiva in diritto di cacciare via gli “intrusi”.

Per raggiungere il suo scopo non gli mancava di certo la fantasia. Ogni scherzo e ogni dispetto erano buoni: tirava via le coperte dal letto, faceva cadere l’intonaco dal soffitto, rubava le provviste in cucina, suonava il campanello di casa di notte, faceva tossire tutti spingendo il fumo giù dal camino.

Ma la sua specialità era nascondere gli oggetti. Così la vittima del munaciello, sul punto di uscire e magari già in ritardo, non trovava più una scarpa, un orecchino o un guanto. E cominciava a girare, imprecando e lamentandosi, per tutta la casa, per trovare alla fine il guanto in bagno, l’orecchino in una pentola e la scarpa nel secchio della spazzatura.

Vederlo era difficile, acchiapparlo era impossibile: si predisponeva in casa dei punti strategici per ritirarsi rapidamente. 

Eppure il monaciello non era cattivo e raramente combinava grossi guai. Anzi poiché era capriccioso e soffriva senza alcuna logica di simpatie e antipatie, ogni tanto decideva di far diventare ricco qualcuno che gli piaceva.

Di solito sceglieva una bella ragazza, che cominciava a trovare soldi e gioielli sul comò, vestiti nuovi nell’armadio e in casa tutti cominciavano a vivere comodamente, mentre i vicini spettegolavano. Ma guai a chi osava vantarsi di quest’amicizia privilegiata. Lo spiritello, geloso e suscettibile, si vendicava e perseguitava chi si lasciava andare a tale leggerezza.

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