Modo di dire partenopeo che deriva dalla grande peste bubbonica del 1656
A Napoli quando si vuole indicare qualcuno che cerca di accendere gli animi durante le liti, si dice che vuole mettere ‘ O ppepe ‘nculo ‘a zoccola ’. Da dove nasce questo detto?
Nel 1656 il Regno di Napoli fu colpito da un’ epidemia di peste, tra le più virulente dell’età moderna. Nella sola capitale si contarono circa 200 mila morti. Una catastrofe attribuita al contagio trasmesso dai topi, zoccole in napoletano. In realtà sono le pulci che infestano questi mammiferi a trasmettere questa terribile malattia.
Lottare contro la peste con le zoccole
Per arginare questo fenomeno sembra che sia stato utilizzato un sistema in uso sulle navi dell’epoca. Si catturavano i topi più grossi per incattivirli così da far uccidere gli altri esemplari dopo la loro liberazione. Per renderli aggressivi si inseriva una sorta di supposta di pepe nel loro deretano, prima di liberarli.
Ovviamente il tentativo a Napoli fallì miseramente perché era troppo vasto il numero di topi da dover eliminare. Il ricordo del disperato tentativo dei napoletani di liberarsi dalla peste bubbonica è ancora vivo e ha dato origine ad un modo di dire tra i più pittoreschi della napoletanità.