Odessa ha una forte impronta italiana che non dobbiamo dimenticare. L’immediato futuro della città sul Mar Nero, gioiello di Caterina II, è intrecciato inestricabilmente con il destino della guerra in Ucraina
L’esercito russo ha ormai due chiare direttive di marcia, su Kiev e su Odessa: la conquista di questi centri, di vitale importanza economica e politica, darebbe a Vladimir Putin un’influenza decisiva nei futuri negoziati di pace. In questo articolo, ci occuperemo dell’importanza della più importante città ucraina sul Mar Nero e il suo ruolo nella Guerra in Ucraina.
Odessa, perla della Nuova Russia e il suo legame con Napoli
La città fu fondata nel 1794 per volere dell’Imperatrice Caterina II, come perno della Nuova Russia (Novorossija), vasto territorio sottratto all’Impero Ottomano due anni prima. Da allora, Odessa (Одесса) ha rappresentato un punto commerciale e strategico della massima importanza per gli equilibri del Mar Nero. Il primo governatore fu José Pascual Domingo de Ribas y Boyons, napoletano di origini spagnole, uomo dalle straordinarie capacità amministrative. José de Ribas fu il primo di una lunga serie di personaggi che hanno reso indissolubile il legame di Odessa con Napoli e con il resto d’Italia. Ad esempio, l’architetto Francesco Boffo al quale si deve la celebre scalinata sul mare teatro della rivolta operaia appoggiata dagli ammutinati della corazzata Potëmkin (1905). Fino alla Rivoluzione di Ottobre, l’italiano era tra le lingue maggiormente parlate e comprese di questa città multiculturale (senza dimenticare la cucina italiana, come la lussuosa caffetteria-pasticceria Fanconi).
La chiave per arrivare in Transnistria e negare il Mar Nero agli ucraini
Odessa, soprattutto dopo la guerra del 2014, è diventata la città ucraina più importante sul Mar Nero, oltre che a fungere da collegamento tra Kiev e la Moldavia e la Romania. L’importanza per gli ucraini è chiara, per i russi invece? In questo caso, la valenza è doppia.
Prima di tutto in questa città i russi e i russofoni rappresentano una porzione molto importante della cittadinanza (tra il 60 e il 70% della popolazione parla fluentemente la lingua russa).
Occupando Odessa, i russi avrebbero mano libera nel raggiungere la Transnistria, una repubblica filorussa autoproclamatasi indipendente dalla Moldavia a partire dal 2 settembre 1990. L’Ucraina sarebbe così tagliata fuori dal commercio marittimo, con conseguenze facilmente immaginabili.
Tutto il mondo ha gli occhi puntati su Odessa.