A’ pizza “ogge a otto”: prima mangi e poi paghi

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Non tutti potevano permettersi di comprare la pizza a portafoglio. La genialità partenopea è riuscita però a risolvere anche questo problema

Nei vicoli e nei bassi napoletani è sempre vissuta un’umanità eterogenea e numerosa. Basti pensare che, prima degli interventi di risanamento delle zone più povere della città (fine ‘800), in pochi metri quadrati vivevano anche 10 o 12 persone.

Riuscire ad andare d’accordo ed evitare i litigi, o gli appiccichi come si dice a Napoli, in queste condizioni non è mai stato semplice. Spesso anche comprare da mangiare per tutti non era cosa semplice. Il detto partenopeo A’ pizza “ogge a otto” nasce proprio da queste difficoltà.

Prima mangi e poi paghi!

Fritto o a portafoglio, questo prodotto tipico di Partenope veniva sfornato e venduto nei vicoli. Non tutti, però, potevano pagare immediatamente. Il pizzaiolo, però, conosceva tutti nella zona e così nacque la possibilità di consumarlo a credito, pagandone il prezzo la settimana seguente.

Dopo 8 giorni, infatti, il pizzaiolo o una sua persona di fiducia andava a riscuotere il dovuto. A’ pizza “ogge a otto” è ormai entrata nel vocabolario comune per indicare un pagamento dilazionato.
E se non si pagava il dovuto? In quel caso entrava in scena un altro personaggio, il guappo, ma questa è n’ata storia.

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